Pesca a strascico, fermato  un peschereccio al largo di Nettuno

24 maggio 2011 | 14:51
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Pesca a strascico, fermato  un peschereccio al largo di Nettuno

In azione una motovedetta della Guardia di Finanza

Il Faro on line – Tra i più evidenti danni procurati all’ecosistema del mare va annoverato quello causato dalla pesca realizzata su bassi fondali con l’impiego di reti a strascico.

Tale fenomeno, alimentato dalla convinzione di alcuni pescatori professionali di poter soddisfare, anche con mezzi illegali, la continua richiesta di pesce fresco da parte degli  operatori gastronomici, è una delle cause principali dell’impoverimento delle risorse ittiche dei mari laziali, popolati, purtroppo sempre meno, da specie rare e molto ricercate sul mercato ittico.

Il Reparto Operativo Aeronavale del Comando Regionale Lazio della Guardia di Finanza pone un considerevole interesse operativo nei confronti delle violazioni di legge sulla pesca nelle varie forme e tipologie in cui viene svolta, in particolare nelle fasi  monitoraggio delle attività dei pescherecci eseguito durante le missioni di  ricognizione svolte dai mezzi della componente aeronavale costiera nelle acque marittime di competenza.

In tale ottica i militari della Vedetta V. 5578 della Sezione Operativa Navale di Anzio hanno sorpreso e bloccato nelle acque marittime di Nettuno, a due miglia e mezzo di distanza da Torre Astura, un peschereccio appartenente alla marineria di Nettuno,  che effettuava illegalmente, su un fondale inferiore a 30 metri, la pesca a strascico con ramponi, sistema usato prevalentemente per la pesca di pesci piatti come le sogliole.

Al Comandante del peschereccio sono state contestate le violazioni previste dalle normative vigenti in materia, applicando una sanzione di 2.000 Euro ed il contestuale sequestro dell’attrezzatura da pesca utilizzata, composta da due ramponi.