Terreni demaniali in via Della Pesca: verso la soluzione

24 maggio 2011 | 18:04
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Terreni demaniali in via Della Pesca: verso la soluzione

Nei prossimi giorni l’istruttoria delle istanze di condono edilizio relative agli immobili

Il Faro on line – “Per i terreni demaniali in via Della Pesca, ci sono buone prospettive di soluzione”. Ad affermarlo il sindaco Mario Canapini al termine della riunione tenutasi oggi con l’Autorità Portuale e la Capitaneria di Porto per esaminare possibili soluzioni ai problemi più volte rappresentati dagli abitanti che occupano da molti decenni i terreni sui quali hanno costruito le loro abitazioni.
Nel corso dell’incontro si è comunemente preso atto che, a seguito di approfondimenti tecnici e documentali, il limite delle aree demaniali marittime si discosta in parte da quello fino ad oggi considerato. Infatti, l’esatto confine individuato, parte da via Torre Clementina, corre lungo via Carloforte, rientra in via Foce Micina fino a via della Pesca per poi tornare a coincidere con il precedente verso nord.
Alla luce di questa novità per molti cittadini viene riconosciuto il diritto di proprietà e quindi la nullità di atti ingiuntivi di pagamento di canoni demaniali. Naturalmente il Comune e l’Autorità Portuale comunicheranno all’Agenzia del Demanio, affinché ne prenda atto, la variazione riscontrata.
Si è poi convenuto che gli Uffici Tecnici Comunali e dell’Autorità Portuale avvieranno, già dai prossimi giorni, l’istruttoria delle istanze di condono edilizio relative ad immobili che con certezza ricadono nel sedime della citata Autorità.
Inoltre, ai fini del pagamento dei canoni concessori arretrati, sarà presentata una relazione al Comitato Portuale, affinché questo, considerata la natura non speculativa delle occupazioni e la condizione sociale dei residenti, possa autorizzare modalità di pagamento facilitate.
Infine il Sindaco, dopo aver manifestato la soddisfazione propria e della maggioranza consiliare per le soluzioni individuate, ha annunciato che l’Amministrazione Comunale, di concerto con l’Autorità Portuale e l’Autorità Marittima, avvierà le procedure per richiedere al Governo di proporre al Parlamento una specifica legge di sdemanializzazione del comprensorio.