“Porto: nascondendo la realtà si penalizza il territorio”

26 maggio 2011 | 18:15
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“Porto: nascondendo la realtà si penalizza il territorio”

La save Group replica al comunicato di Acqua Marcia: “Forniti dati capziosi e inesattezze”

Il Faro on line – “Inesattezze e distorsione della realtà, questi gli unici contenuti proposti dal gruppo Acquamarcia (attraverso la conpartecipata società concessionaria I.P., e le interamente controllate Acquatirrena, Peschiera Edilizia, Sielt Immobiliare) per chiarire la situazione del costruendo porto di Fiumicino”.

“Anche l’ultimo comunicato stampa è fondato su dati capziosi volti unicamente fare di Save Group il capro espiatorio di tutte le difficoltà tecniche ed economiche dei committenti, senza riferire mai i veri dati -gli unici che contano – in merito alla problematica dei mancati pagamenti”.

“Oggi l’ammontare delle fatture prodotte dai fornitori, tutti inclusi anche quelli che per indole non protestano ma vertono in notevoli difficoltà (mai considerati però da Acquamarcia) supera i 16.000.000 di euro, il pagamento effettuato a Save Group subappaltatrice della subappaltatrice Sielt (non appaltatore come riportato) e di 9.844.000 euro”.

“Ancora una volta nascondendo la realtà si penalizza il territorio e l’immagine di chi realmente ha lavorato all’interno del porto; Acqua marcia – Sielt è la stessa cosa – pagando solo alcuni fornitori di materiale mediante 10 quote mensili di 150.000 euro – questo l’accordo raggiunto dopo le “reprimenti” trattative – ha evitato il pagamento di oltre 6.000.000 di euro a Save Group, e recedendo il contratto con la stessa, trovato la scusa per non proseguire con i lavori – ed aumentare la conseguente esposizione finanziaria”.

“L’unica verità e che un’opera importantissima per il territorio prima e per chi vi ha lavorato effettivamente poi, con un costo di costruzione dichiarato di 400 mln di euro ad oggi – 15 mesi dalla posa della prima pietra – è completamente ferma perchè mancano 6 mln di euro all’appello”.