Inquinamento, una mozione per controllare gli scarichi abusivi

27 maggio 2011 | 17:54
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Inquinamento, una mozione per controllare gli scarichi abusivi

Cimadon: “Nel tratto che va da Rio Torto alla riva del fiume incastro non ci sono condotte fognarie”

Il Faro on line – Si è svolto con l’approvazione di tutti i punti all’ordine del giorno il Consiglio comunale di Ardea. Approvati tutti i punti che sono passati al vaglio delle commissioni consiliari, gli altri, inseriti arbitrariamente dal Presidente del consiglio comunale, sono stati ritirati. Con l’avanzare dell’estate, il consigliere Bruno Cimadon (nella foto sulla sinistra) ha chiesto di verificare gli scarichi abusivi che si immettono sull’arenile o che scaricano in modo abusivo.
Una interrogazione consiliare quella di Cimadon, che ha irritato molto e fatto testualmente dire al consigliere Antonino Abate (nella foto sulla destra): “Adesso il consigliere Bruno Cimadon ad un anno dalle elezioni si scopre ecologista e si ricorda che esiste un lungomare”.
Cimadon con calma e professionalità ha fatto notare come sul lungomare specialmente nel tratto che va da Rio Torto alla riva del fiume incastro non ci siano condotte fognarie per cui non si sa dove possano scaricare i liquami delle abitazioni e delle attività commerciali. Il tratto di strada portato dal Cimadon all’attenzione del Consiglio comunale, è stato già l’anno scorso controllato dalla capitaneria di porto di Torvaianica e dalla polizia municipale, portando alla chiusura dei pozzi neri e all’obbligo di bonifica. Ora con l’interrogazione del consigliere Bruno Cimadon, dovranno essere controllati anche i fabbricati dell’altro lato del Lungomare degli Ardeatini in direzione Torvaianica.

Per dovere di cronaca va ricordato come su quel tratto del lungomare rutulo, sia le attività commerciali che le abitazione siano prive di scarichi autorizzati fatta eccezione di due locali commerciali e di un paio di palazzi di recente costruzione che con sistema di impianto spingente costruito dalla stessa società concessionaria comunale ed autorizzati dall’ufficio ambiente comunale scaricano nella pubblica fognatura di via  Bologna. L’ex sindaco Bruno Cimadon, divenuto con gli anni, sensibile ai problemi ambientali ha spiegato i motivi della sua  preoccupazione: “La mia preoccupazione è per i bagnanti, per i nostri figli e nipoti che in un posto inquinato da liquami si possono prendere la scabbia ed altre malattie infettive. Un accurato controllo riporterebbe la legalità ambientale sul lungomare”.
Certo quest’anno i commercianti, gli stabilimenti balneari, le abitazioni sia lato mare che non risulteranno in regola e dovranno adeguarsi al nuovo sistema. Se impossibilitati a realizzarlo, vuoi perchè si tratti di costruzioni abusive non sanabili, vuoi per mancanza di spazio, il sindaco tutore unico della salute pubblica, non potrà che ordinarne la chiusura e lo sgombero coatto. Il consigliere Abate ha chiesto al suo collega Cimadon di ricordarsi di far controllare anche gli scarichi in campagna. E, proprio per la mancanza di rete fognaria, quest’anno il tratto di Lungomare degli Ardeatini potrebbe a seguito dell’interrogazione del consigliere Cimadon, diventare un lungomare fantasma.
Luigi Centore