Comitato Zero Rifiuti e il Pd: “No a una nuova Malagrotta”

29 maggio 2011 | 15:08
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Comitato Zero Rifiuti e il Pd: “No a una nuova Malagrotta”

Norma per la riduzione del 20% della tarsu per chi produce compostaggio

Il Faro on line – “L’ipotesi di una discarica indifferenziata a Palidoro nell’area di via Castel Campanile, è l’ennesima, palese, riprova dell’incapacità delle amministrazioni di centrodestra, siano esse al Governo della Regione Lazio, comune di Roma o del comune di Fiumicino”. È la posizione palesata venerdì 27 maggio dal gruppo consiliare del Pd, nel corso della creazione del comitato Rifiuti Zero alla cooperativa Testa di Lepre. “L’accordo trasversale ai danni dei cittadini di Fiumicino è intollerabile – sottolineano i consiglieri Calicchio, Califano, Vona e Zorzi -, come è intollerabile l’arroganza di questa maggioranza di centrodestra che infischiandosene delle esigenze della città, di quella qualità della vita che tanto ha riempito gli slogan elettorali, ora senza condivisione alcuna, ha deciso di distruggere uno dei territori di maggior pregio naturalistico non solo del comune di Fiumicino, ma dell’intera Regione Lazio. Eppure le proposte per riciclare e valorizzare i rifiuti sono molte, a partire da quella fatta approvare dal Partito democratico nell’ultimo bilancio: una norma che prevede la riduzione della Tarsu del 20% per chi produce compost all’interno del nostro comune. Insomma tutti i privati che effettuano il compostaggio potranno chiedere l’agevolazione sulla Tarsu, introdotta dal gruppo consiliare del Pd. Sono queste le iniziative per stare vicini alle famiglie, non quelle di una discarica”.
Il gruppo consiliare del Pd ha nuovamente invitato tutti i cittadini a partecipare maretdì 31 maggio al consiglio comunale dove si discuterà l’ordine del giorno presentato dal Partito democratico e dall’Italia dei valori contro l’ipotesi Malagrotta bis a Fiumicino. Il documento, senza simboli per cercare la massima convergenza possibile, impegna le forze politiche rappresentate in consiglio comunale a “esprimere parere sfavorevole a qualsiasi realizzazione di qualsiasi discarica di materiale indifferenziato che possa ledere il territorio del Comune di Fiumicino”.

Partecipazione di massa per la costituzione del comitato rifiuti zero

Sala gremita e spirito di partecipazione alle stelle all’incontro di costituzione del neo-comitato pro raccolta differenziata porta a porta e contro discariche e inceneritori tenutosi all’incrocio di Fregene. Cittadini, associazioni, partiti e rappresentanti delle giunte comunali limitrofe a Fiumicino a voce unica invocano un senso di responsabilità comune al fine di tutelare la salute pubblica e di promuovere una nuova idea di gestione dei rifiuti e, quindi, un nuovo modello di sviluppo. Lotta alle nocività e alla mala-amministrazione è il tema della serata lanciato con forza dal comitato rifiuti zero di Fiumicino attraverso lo slogan “Triangolo della morte”, ovvero la concentrazione di emissioni di polveri sottili dovuta da Malagrotta, l’aeroporto di Fiumicino (in via d’espansione) e l’ipotetica Malagrotta-bis.

Apre l’incontro Massimo Piras, presidente dell’associazione Non Bruciamoci il Futuro, che nella sua relazione tecnica spiega: “Noi non diciamo solamente no alla discarica nel nostro territorio ma diciamo no a qualsiasi altra discarica e inceneritore; quello di cui la popolazione necessita è un reale e concreto cambiamento del modello economico  e di sviluppo, quindi si alla raccolta differenziata porta a porta e alla filiera del riciclaggio e del compostaggio, cosa che – prosegue Piras – oltre a essere l’unica soluzione  sostenibile, è anche imposta tanto dalle direttive europee che dalle normative italiane. Proprio di recente – conclude Piras – il ministro Prestigiacomo ha emanato un decreto che obbliga a raggiungere il 65% di raccolta differenziata  entro il 31 dicembre 2012 e Alemanno, Polverini e Canapini cosa fanno?! Mirano unicamente a realizzare impiantistiche come inceneritori e discariche mantenendo volontariamente la raccolta differenziata sotto il 15%, questo è inaccettabile!”

La sala continua a riempirsi mentre la parola passa  all’ingegnere Antonio De Maio, ex-direttore del dipartimento ambiente dell’Apat (ora Ispra), che, riferendosi ai cittadini e al comitato, dichiara: “Dovete fare in modo che non si ripeta la vicenda di Malagrotta. In quel caso infatti – prosegue De Maio – la mancata rilevazione dei dati relativi allo stato ambiente ex-ante al rilascio delle eventuali autorizzazioni non ha permesso di stabilire l’effettivo danneggiamento e inquinamento ambientale successivo alla  ealizzazione e messa in funzione degli impianti!”