Costretta a prostituirsi e a mendicare: un arresto

2 giugno 2011 | 02:24
Share0
Costretta a prostituirsi e a mendicare: un arresto

Minacciata e picchiata anche in stato di gravidanza

Il Faro on line – Arrivata in Italia dalla Bulgaria a 24 anni con tanti sogni e la promessa di un lavoro, onesto, invece si è ritrovata all’inferno: minacciata, picchiata, costretta a prostituirsi, con rapporti non protetti e a mendicare per pagare al suo aguzzino le spese di mantenimento dell’ex moglie e del figlio. Dopo un anno di violenze, la ragazza ha trovato la forza di denunciare tutto alla polizia e agli agenti della Questura di Roma che hanno fermato un 42enne bulgaro.
La vittima aveva lasciato il suo Paese convinta dal suo aguzzino, che le aveva promesso un lavoro onesto. Ma arrivata in Italia, il sogno di un lavoro sicuro è svanito: per tre mesi, i due, ospiti di un connazionale, si sono arrangiati con lavori saltuari. L’incubo ha avuto inizio a settembre 2010, quando l’uomo, ormai senza soldi, costringe la ragazza a prostituirsi, decidendo il prezzo delle prestazioni, intorno ai 30 euro. Tutti i giorni porta la 24enne sul “posto di lavoro”, in zona Fiumicino, poi si nasconde dietro ai cespugli, aspetta i clienti e dopo la prestazione riscuote subito l’intero guadagno. Il denaro poi lo sperpera per l’acquisto di sigarette, alcolici e per togliersi qualsiasi tipo di sfizio. Parte del denaro lo invia, invece, in Bulgaria per il sostentamento dell’ex moglie e del figlio. L’uomo inoltre diventa sempre più violento: la ragazza doveva guadagnare di più. E per costringerla a “produrre di più”, la picchia tutti i giorni minacciandola di morte. La situazione degenera nel dicembre 2010 quando la ragazza scopre di essere incinta.
Al suo aguzzino non interessa, anzi continua con le sue richieste insistenti di denaro e, per costringerla a continuare a lavorare, arriva a minacciarla con un coltello. Ma i clienti di fronte all’evidente gravidanza iniziano a scarseggiare e l’aguzzino cambia piano e costringe la ragazza a chiedere l’elemosina fuori da alcuni supermercati di Fiumicino. Anche in questo caso, l’uomo si apposta, per controllare a distanza la 24enne.
L’epilogo il 28 maggio scorso: l’uomo scontento del misero guadagno della ragazza, la colpisce con un pugno e la lascia a terra. Ma la ragazza riesce, approfittando di un attimo di distrazione, a fuggire. Va in ospedale poi trova il coraggio di denunciare il suo aguzzino agli agenti del Commissariato Viminale, diretto da Carmine Belfiore. Gli agenti si sono messi subito sulle tracce del bulgaro: hanno passato al “setaccio” tutti i supermercati di Fiumicino e hanno rintracciaro l’uomo mentre si aggirava tra gli scaffali. Lo hanno bloccato immediatamente. Accompagnato in ufficio, A.A. è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per sfruttamento della prostituzione, violenza privata e lesioni personali.
(Fonte TMNews)