Ragazzino travolto e ucciso da un’auto, scarcerato il guidatore

3 giugno 2011 | 01:43
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Ragazzino travolto e ucciso da un’auto, scarcerato il guidatore

Scoppia la polemica. Critiche dal segretario romano della Destra Sociale

Il Faro on line – È stato scarcerato il romeno che domenica scorsa ha travolto e ucciso, guidando ubriaco la sua auto, un ragazzino che andava in bici a Nettuno, vicino a Roma. La decisione, presa dal Gip di Velletri, e riportata oggi da un quotidiano, è stata fortemente criticata dal segretario romano e dirigente della Fiamma Tricolore Destra Sociale, Stefano Tersigni. Per il romeno, che al momento dell’incidente aveva un tasso alcolemico il doppio oltre il limite consentito, è stato disposto l’obbligo di dimora dalle 18 alle 8.
”È veramente uno schifo. Il romeno che ha travolto Mattia mentre era in bicicletta guidando ubriaco e senza patente ha scontato solo poche ore di carcere. La vita spezzata del giovane di Nettuno – sottolinea Tersigni – per la giustizia italiana non vale niente! Stiamo attenti perchè una assenza totale di giustizia può sollecitare gli istinti che in un paese civile non dovrebbero essere presenti. Se fossi il padre di Mattia mi farei giustizia da solo, gli sparerei mentre si scola l’ennesima birra. Però in quel caso andrei in carcere a vita. Che schifo”.
Il pirata della strada che la sera di domenica scorsa ha travolto e ucciso Mattia, 16 anni, è stato arrestato dai carabinieri. Sentendosi braccato dai militari di Nettuno che erano sulle sue tracce, si è recato in caserma assieme ad altri suoi due amici romeni di 41 e 37 anni che erano nell’auto con lui al momento dell’incidente.
Il romeno che era la guida del veicolo, una Ford Mondeo priva di assicurazione, è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza. Gli altri due romeni sono stati denunciati per omissione di soccorso. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, l’auto ha invaso la corsia opposta investendo e uccidendo il ragazzino che era in bicicletta. I carabinieri erano sulle tracce dei responsabili grazie ad alcune testimonianze ottenute nelle ore dopo l’incidente.
(Fonte Ansa)