“Porto: per fortuna che c’erano le rassicurazioni del Sindaco”

7 giugno 2011 | 00:58
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“Porto: per fortuna che c’erano le rassicurazioni del Sindaco”

Cutolo (Idv): “Abbiamo presentato un’interrogazione alla regione Lazio”

Il Faro on line – “E per fortuna che andava tutto bene, figurarsi se fosse stato il contrario. Cosa sarebbe accaduto? La continua impasse e il blocco forzato dei lavori del nuovo porto turistico dimostrano ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, l’inadeguatezza di questa maggioranza costretta e rincorrere gli eventi, senza saperli gestire, con l’unico mezzo a sua disposizione: la menzogna”.
Duro l’attacco del capogruppo di Italia dei Valori, Claudio Cutolo che interviene sul caso del porto turistico di Fiumicino che vede contrapposti in una “guerra” mediatica la Save e la Sielt.
“Dopo le proteste dell’Italia dei Valori che a gran voce nei mesi scorsi ha chiesto – e tuttora chiede – un Consiglio comunale straordinario per fare chiarezza sullo stato dei lavori del porto turistico di Fiumicino, il sindaco prima ci ha risposto che non c’era nessuno stop e nessun rallentamento. Poi, di fronte alla guerra mediatica tra le varie imprese sub-appaltatrici dei lavori, costretto dagli eventi, ha fatto marcia indietro e convocato una riunione segreta con i vertici della Ip. Morale? Una gran bella propaganda con tanto di comunicato stampa finale in cui si celebrava la vittoria di Canapini e si davano date certo: ‘i lavori riprenderanno a giugno’. A oggi questo non è ancora accaduto e bisognerà attendere ancora”.
“Save e Sielt continuano a litigare e addossarsi la colpa dello stop dei lavori. Le imprese che hanno realizzato una parte del molo sono ancora senza soldi. E delle opere infrastrutturali promesse dal sindaco, Ponte Due Giugno in primis, nemmeno l’ombra. Ma su quello possiamo stare tranquilli. Canapini ci ha assicurato che ci sono le fideiussioni bancarie. Per non sbagliare, però, l’Idv comunale ha già presentato al capogruppo regionale, Vincenzo Maruccio, il testo di una interrogazione. Se Polverini, Canapini e chi per loro non daranno immediatamente risposte certe alla città e alla classe politica comunale, il paventato ritiro delle concessioni demaniali non sarà più prorogabile”.