“Il voto dei Referendum non ha insegnato nulla ai nostri politici”

17 giugno 2011 | 01:23
Share0
“Il voto dei Referendum non ha insegnato nulla ai nostri politici”

Russo D’Auria: “Basta col solito teatrino”

Il Faro on line – “Continuiamo a leggere in questi giorni di proclami sul voto referendario, richieste di dimissioni e altre prese di posizione che davvero fanno a pugni col messaggio lanciato dai cittadini proprio col referendum: basta col teatrino della politica, basta con gli scontri tra opposte fazioni, basta con chi alza di più la voce, basta con gli amministratori che invece di amministrare aspettano l’occasione per mettersi qualche medaglie al petto. Di qualsiasi colore politico siano, di maggioranza come di opposizione”.

Mario Russo D’Auria (nella foto), presidente dell’associazione Progetto Futuro, è durissimo. “La mia è un’associazione di cittadini, e in mezzo ai cittadini io sto tutti i giorni. Sono tutti stufi di sentire parlare i politici che poi, alla fine non fanno nulla. Sono arcistufi di vederli litigare per finta per poi fare affari insieme. Sono strastufi di vedere che i problemi della povera gente restano sempre gli stessi mentre loro si arricchiscono”.

“Ora – prosegue Russo D’Auria – assistiamo al ripescaggio del vecchio slogan ‘andate a casa’ rivolto ai presunti perdenti. Ma chi lo grida a livello locale, peraltro senza considerare che a livello nazionale non ha portato a nulla, cosa fa per il territorio?  Sinceramente dal punto di vista dei cittadini non c’è maggioranza e opposizione, se non a parole. Nei fatti approvano insieme ciò che gli interessa, in maniera del tutto trasversale. Ma ciò che gli interessa non necessariamente, anzi quasi mai, è ciò che interessa ai cittadini. L’opposizione quindi la smetta di cavalcare il referendum, dove l’unico a vincere è stato il popolo.

Anche la maggioranza, però, non deve fare lo sbaglio di ignorare il segnale che viene dal popolo. Conoscendo bene il sindaco Canapini non gli diamo suggerimenti, tanto dall’alto della sua arroganza politica non ascolta nessuno e segue solo la sua linea, che però anche questi referendum hanno chiarito come non sia premiante; non è un caso se a Fiumicino hanno vinto i Sì mentre in altre città, come Ardea, Fondi, Sabaudia o Terracina non si sia raggiunto il quorum. Evidentemente c’è qualche ragionamento da fare. Ma perché il gruppo del Pdl si è indebolito? Perché – è questa l’analisi di Russo D’Auria – seguendo il suo capo si è allontanata dalla gente. E se la colpa è di Canapini, è anche di chi gli sta intorno e non riesce ad incidere in questo tipo di politica. Insomma, la colpa è di tutti. E i cittadini hanno dimostrato tutta la propria stanchezza. E siamo solo all’inizio…”