“Parco di Palo, il Comune si è dato alla macchia?”

24 giugno 2011 | 18:00
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“Parco di Palo, il Comune si è dato alla macchia?”

L’associazione ambientalista Fare Verde: “Che fine hanno fatto i lavori previsti?”

Il Faro on line – Fare Verde chiede, ancora una volta, che fine hanno fatto i lavori che sotto l’albero di natale ci dovevano far trovare un moderno, riqualificato e attrezzato parco pubblico di palo Laziale.

“Che fine ha fatto il finanziamento di 100.000 euro dell’ex assessore regionale all’ambiente Filiberto Zaratti? – è la domanda di Walter Augello, presidente di Fare Verde –Ladispoli – Sono passati altri 180 giorni e all’interno del Parco è tutto come prima, anzi magari come prima! La situazione via, via peggiora, e nonostante il cancello sia chiuso, all’interno continua ad esserci un bel via vai di motorini e di persone, eppure come da comunicato stampa dello scorso ottobre dell’amministrazione comunale i lavori ‘erano iniziati’… erano iniziati? non si direbbe”

“Oggi lo stato di degrado del parco – prosegue – è così evidente anche dall’esterno che i nostri cittadini peggiori hanno cominciato a farne una discarica a cielo aperto, tanto che adiacente all’ingresso abbiamo trovato un cassone per la raccolta dell’acqua in eternit. In queste giorni, poi, abbiamo letto la denuncia fatta agli organi di stampa dal Consiglio Comunale dei Giovani, a cui sembrerebbe che il Comune di Ladispoli abbia risposto che presto la ditta Massimi ripulirà l’area verde”.

“Non basta togliere le foglie dai vialetti per far tornare a posto le cose! Caro Sindaco, il Parco è malato ed ha bisogno di cure e non di una ripulita! Siamo ovviamente contenti dell’intervento del Consiglio Comunale dei Giovani, che segue quello di Forza Nuova e il malcontento di tanti altri cittadini, ci fa piacere constatare che comunque non siamo dei pazzi visionari che denunciano ormai da anni lo stato di degrado del parco pubblico di Palo Laziale solo per farci notare, come ci apostrofò lo stesso sindaco qualche tempo fa. Oggi la situazione è fuori controllo: a tutti diciamo che è ora di fare fronte comune e di cominciare a protestare a voce alta. Il parco sta morendo e sta a noi cogliere il suo grido di allarme, visto che questa amministrazione sul problema continua ad essere sorda e a non rispondere ai nostri costanti appelli sullo stato di salute del nostro polmone verde.