Assegnazioni irregolari, indagato il Sindaco

25 giugno 2011 | 00:48
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Assegnazioni irregolari, indagato il Sindaco

Il legale di Moscherini: “Regole rispettate”. Il Pd: “Non c’è iniziativa che non venga bloccata”

Il Faro on line – Il Sindaco di Civitavecchia, Gianni Moscherini (nella foto), dal 2007 alla guida di una giunta di centro destra, è stato iscritto sul registro degli indagati dalla Procura della repubblica di Civitavecchia. Nei suoi confronti si ipotizza l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, legata all’assegnazione delle cosiddette casette di legno, i contestatissimi prefabbricati comprati dal Comune per far fronte all’emergenza abitativa. L’inchiesta è stata avviata dopo una denuncia del consigliere comunale del Pd, Marietta Tidei su presunte irregolarità nelle assegnazioni, che sarebbero avvenute in modo non trasparente, senza la pubblicazione di un bando pubblico, ma secondo criteri del tutto clientelari. Accuse respinte con fermezza da Moscherini, “Mi sento veramente onorato di subire un’indagine per avere aiutato i più poveri della nostra città a risolvere un’emergenza abitativa che caratterizzava l’insieme delle loro difficoltà di sopravvivenza economica e sociale”.

Il Sindaco ha fornito ogni delucidazione. – ha detto l’avvocato Piersalvatore Maruccio, legale del Sindaco – Ha agito nel più ampio rispetto di ogni regola, quindi siamo tranquilli perchè il magistrato opererà gli eventuali, ulteriori accertamenti su quello che è stato detto, e il tutto mi sembra che sia stato spiegato nel migliore dei modi”.

“L’iscrizione del Sindaco nel registro degli indagati è l’ennesima dimostrazione del pressapochismo con cui la giunta gestisce la cosa pubblica. – Si legge in una nota del Pd – Non c’è iniziativa – Prosegue la nota – che non sia bloccata da enti di controllo e che non desti sospetti e malintesi”.

Secondo Futuro e libertà: “L’ essere indagato dalla Procura non fa del Sindaco una persona già condannata. Tuttavia, un politico serio, accorto e soprattutto corretto, si sarebbe dimesso dal suo incarico, non fosse altro per difendersi adeguatamente”. I finiani giudicano, inoltre, “anomalo che le chiavi delle case venissero consegnate agli assegnatari nella sede di una associazione vicina al Sindaco e non negli uffici comunali come dovrebbe essere di regola”.