“Sociale, il Governo chiacchiera e il Pd fa i fatti”

28 giugno 2011 | 18:04
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“Sociale, il Governo chiacchiera e il Pd fa i fatti”

Comunicato del centrosinistra che stigmatizza anche l’operato dell’amministrazione locale

Il Faro on line – “Il centrodestra chiacchiera, il Pd fa fatti. È stato solo grazie alla ferrea opposizione del Partito democratico e a un emendamento del Pd inserito nel decreto sviluppo approvato la scorsa settimana dal Governo che si è evitata l’ennesima ingiustizia sociale di questo governo, cancellando, almeno per ora, le norme sugli appalti pubblici volute dall’esecutivo Berlusconi; provvedimento che minava il diritto al lavoro delle persone disabili allentando l’obbligo per le imprese di assumere un numero minimo per poter partecipare alle gare d’appalto”. E’ quanto scritto in un comunicato del Pd di Fiumicino a firma di Michela Califano (nella foto) e Alessandro Vona.
“Quello del centrodestra – dicono – è solo l’ultimo atto di un piano globale per smantellare ogni tipo di politica sociale, a partire dai territori. Basti vedere l’ultimo bilancio approvato dalla maggiorana di Fiumicino, nel quale ogni voce, soprattutto quella del sociale, ha subìto cesoiate e tagli.
E non è un caso che i fondi per la non autosufficienza e per i servizi sociali dei disabili siano stati tagliati dal ministro Tremonti come fossero spese improduttive. I disabili sono colpiti non dalla crisi ma dal governo che ha messo in ginocchio l’intero settore del welfare locale e non vara i livelli essenziali di assistenza, imposti dal federalismo fiscale, con cui vengono stabiliti quali prestazioni siano da considerarsi diritti universali. L’esecutivo Berlusconi in tutto questo non ha preso nessun impegno sul ripristino dei 400milioni di euro del fondo per la – proseguono i due esponenti diel Pd – non autosufficienza rifugiandosi nelle difficoltà della finanza pubblica. Il governo però ha buttato dalla finestra 350milioni nel tentativo di difendere una legge ‘ad personam’ dal recente referendum. È scandaloso che i più deboli vengano dopo gli interessi personali del premier. Questo è ciò che ha fatto la destra sulle politiche sociali: slogan e niente fatti”.