“Ardea, chi tace acconsente”

1 agosto 2011 | 17:52
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“Ardea, chi tace acconsente”

L’intervento dell’esponente de La Destra, Walter Giustini

Il Faro on line – “Che le trasgressioni alle leggi vadano sanzionate è un principio dal quale non si può prescindere ma, che le sanzioni riguardino solo alcuni trasgressori non è concepibile. Sembrerebbe che gli imprenditori ‘nemici’ vengano puntualmente tartassati mentre quelli ‘amici’ puntualmente agevolati. In questa prima parte dell’estate alcuni balneari sono stati fatti oggetto di sequestro delle strutture (pizzerie, ristoranti ecc.), mentre ad altri sono stati concessi degli ampliamenti. Forni da pizzeria e chioschi sull’arenile sono sorti come i funghi dopo una giornata di pioggia, mentre chi già c’era è stato fatto oggetto di una vera e propria persecuzione”.

L’esponente de La Destra Walter Giustini, stretto collaboratore del segretario della sezione di Ardea Giustini, rimarca come per anni i controlli o “non ci sono stati o non hanno poi avuto riscontro” e si pone una serie di interrogativi.

“Il tutto per favorire chi? E, riguardo gli abusi edilizi riscontrati dal dirigente comunale Aristodemo Pellico durante i sopralluoghi effettuati all’interno dei consorzi, cosa si sta facendo? Quei box auto adibiti ad abitazioni quando saranno oggetto di accertamento? E quelle spiagge recintate dai privati? E quei tratti di macchia mediterranea spianati per adibirli a solarium privati? E quei parcheggi privati ricavati su suolo comunale all’interno dei consorzi? Una situazione allo sbando come quella che sta vivendo la nostra città non è più concepibile. Il turismo ad Ardea è pari a zero sia per la fatiscenza delle strutture che per la mancanza di qualsiasi attrattiva. Ma sembra che a tutti vada bene così. Intanto la politica tutta tace e chi tace acconsente”.

Intanto, preoccupano sempre di più le ordinanze che gettano i commercianti nel panico e nella disperazione che, dopo il periodo invernale, speravano nella buona stagione. Per dovere di cronaca va ricordato come la polizia municipale della sezione ambiente capitanata dal Maggiore Maria D’Alessandri, già qualche mese fa abbia concluso diversi controlli sugli scarichi di acque nere su largo Bari adiacente al lungomare degli Ardeatini dove, oltre a centinaia di appartamenti, ci sono attività commerciali.

Nel tratto di lungomare degli Ardeatini, interessato dall’esposto alla Procura della Repubblica e ad altri enti, da tempo l’Idrica ha presentato un progetto  di prossima realizzazione fognaria. Sempre sul lungomare dove ci sono manufatti abusivi e molti dei quali con ordinanza di demolizione sospese in attesa che il Tar si pronunci, potranno essere allacciate in pubblica fognatura, se si avalla la tesi del consigliere Romolo De Paolis che nel Consiglio comunale ha chiesto di far allacciare in pubblica fognatura anche i manufatti abitazione ed industriali ricadenti sull’uso civico demaniale (ovvero le famose Salzare) atto che potrebbe risolvere tacitamente gli abusi edilizi ed allontanare il rischio di una demolizione coatta. Se questo non avviene la chiusura sarà inevitabile anche perché oltre alla polizia municipale sembra stia indagando il luogotenente Antonio Landi (nella foto), comandante la locale tenenza Carabinieri considerato uno dei maggiori esperti per combattere i reati ambientali.