Nautica, che fine ha fatto il polo internazionale?

4 agosto 2011 | 15:28
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Nautica, che fine ha fatto il polo internazionale?

L’infrastruttura avrebbe rappresentato per le aziende uno spazio dove porre le proprie attività produttive

Il Faro on line – Sono trascorsi più di 3 anni dalla posa della prima pietra del Polo Internazionale della Nautica, ma, ad oggi, del progetto faraonico resta soltanto un lontano ricordo. Il 6 novembre del 2008 l’allora Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo partecipò alla cerimonia di presentazione del progetto insieme al sindaco della città Antonio Raimondi e al presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud Pontino Salvatore Forte, ma oggi quel che resta è soltanto la targa posta all’inaugurazione.
Un progetto che avrebbe dovuto rappresentare un importante spazio a terra per i numerosi cantieri ed imprese del luogo che costruiscono yacht di lusso, fuoribordo ed offshore venduti ed apprezzati anche sul mercato internazionale. Un prodotto d’eccellenza del territorio per la qualità ed esclusività del prodotto realizzato. Per lo sviluppo di quella zona, sarebbero dovuti arrivare ben 50 milioni di Euro di finanziamento che si dovevano aggiungere ai capitali privati che volevano investire nel settore della nautica. Nonostante le premesse e le convergenze politiche, però il progetto è rimasto sulla carta in un desolante abbandono.
Il polo internazionale della nautica e cantieristica, in località Bevano a Gaeta, rappresentava per le aziende del territorio del settore nautico-diportistico, uno spazio idoneo a terra dove porre le proprie attività produttive. Non molto distante dal litorale e dal Porto Commerciale, inserito sul piazzale intermodale, il polo avrebbe inoltre beneficiato della riattivazione della ferrovia Gaeta – Formia per una maggiore mobilità dei prodotti e merci. Ma tutto ciò è completamente caduto nell’oblio.
Andrea Brengola