“In valigia ho una bomba”, denunciato un americano

5 agosto 2011 | 00:35
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“In valigia ho una bomba”, denunciato un americano

L’uomo è stato bloccato al Terminal 5 dell’ aeroporto Leonardo da Vinci

Il Faro on line – “Cos’ha nel bagaglio?”. “Una bomba, ma è un cimelio di guerra”. E così il passeggero, un cittadino americano presidente di un’Associazione di figli di combattenti della II
guerra mondiale, è stato denunciato. La scena, degna forse di una sequenza del film “L’aereo più pazzo del mondo”, si è svolta nell’area partenze del Terminal 5 dell’ aeroporto Leonardo da Vinci di Roma, la zona dedicata ai cosiddetti “voli sensibili” quelli, cioè, diretti negli Usa e in Israele.

Quando l’addetto alla sicurezza ha rivolto al passeggero, un 59enne in partenza per Charlotte con il volo delle 11 della Us Airways (US 721), la domanda di routine la risposta è stata sincera ed
esauriente: “In valigia ho indumenti, oggetti personali e poi questa: una bomba a mano inerte modello MK2 di tipo difensivo a frammentazione più comunemente conosciuta come ‘ananas’, perchè ne richiama la forma, cimelio della II Guerra Mondiale”.

All’atto dei controlli di sicurezza – riferisce la Polaria – nel bagaglio da stiva dell’uomo, che si è poi
dichiarato essere il presidente di un’associazione di figli di combattenti della II Guerra mondiale, la
“10th Mountain Division”, è stata trovata la granata in uso all’esercito americano durante la II Guerra Mondiale senza, però, la spoletta rinvenuta successivamente in un altro bagaglio e resa inefficace attraverso l’asportazione dell’innesco.

 In attuazione al previsto piano di sicurezza, gli artificieri della Polizia hanno quindi accertato che la
granata in oggetto, così come la spoletta, era inerte e ridotta ormai a semplice simulacro. Alle
domande degli inquirenti, l’uomo ha risposto spiegando che la granata disattivata gli era stata regalata dal responsabile di un museo italiano in occasione di una cerimonia relativa la presentazione di alcuni scatti fotografici sul conflitto mondiale.

Denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Civitavecchia ai sensi degli articoli 10
della Legge 110/75; 4 della legge 694/74 sulla disciplina del trasporto delle armi a bordo degli
aeromobili e 28 riguardo il testo unico delle leggi di PS, l’americano ha potuto lasciare soltanto oggi la capitale per far ritorno a Charlotte senza però portare con sè il cimelio della II Guerra Mondiale finito nel frattempo sotto sequestro.

(Fonte Ansa)