Sanatoria irregolarità idriche, il Comune aderisce

10 agosto 2011 | 16:07
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Sanatoria irregolarità idriche, il Comune aderisce

Entro il 30 settembre gli utenti possono regolarizzare gli abusi e le proprie posizioni con il gestore idrico

Il Faro on line – Al via la sanatoria delle irregolarità contrattuali per il servizio idrico. Il Comune di San Felice Circeo, con un protocollo d’intesa firmato dal sindaco Vincenzo Cerasoli, ha aderito all’iniziativa proposta dall’Organismo di Tutela degli Utenti e dei Consumatori in accordo con l’Ato4 e Acqualatina, che è finalizzata alla regolarizzazione, entro il 30 settembre, di situazioni di irregolarità (abusivismo, errata tipologia tariffaria, etc…). La sanatoria non prevede l’applicazione di penali per uso improprio per tutti coloro che vorranno aderire presentando domanda presso gli sportelli delle associazioni dei consumatori o presso gli uffici di Acqualatina.

E’ possibile scaricare il modulo o reperire informazioni sul sito di Acqualatina selezionando la voce “Sanatoria Usi Impropri”; il gestore darà informazioni anche tramite call center al numero 800085850 (199501153 da cellulare).

L’accesso alla sanatoria può essere chiesto per uno dei seguenti casi: per uso improprio totale, ovvero uso del servizio di acqua potabile e/o fognatura e depurazione senza contratto o comunque di prelievo non autorizzato, o per  casi di rottura dolosa, manomissione o inversione del contatore, o manomissione dei sigilli di chiusura; uso improprio parziale, ovvero uso del servizio di fognatura e depurazione con contratto per il solo uso dell’acqua, senza nulla osta all’allaccio in fognatura.

E ancora, per posizione contrattuale irregolare, nei seguenti casi: il mancato subentro nel caso in cui il nuovo utilizzatore del servizio non effettui la comunicazione al gestore entro 90 giorni dalla presa in possesso dell’immobile (proprietà, affitto, comodato,…) oppure 12 mesi in caso di decesso dell’intestatario da parte degli eredi; la tipologia d’uso inesatta rispetto a quella registrata sul contratto (es. da uso domestico ad uso non domestico e viceversa); la  tipologia tariffaria inesatta rispetto a quella registrata sul contratto.