Raduno Marinai d’Italia, il Comune stanzia 30mila euro

25 agosto 2011 | 00:08
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Raduno Marinai d’Italia, il Comune stanzia 30mila euro

Di Ciaccio: “La decisione è maturata sulla base della forte valenza storica”

Il Faro on line – All’interno del bilancio preventivo, l’Assessorato alla Cultura previsto un sostanzioso contributo di 30mila euro alla Settimana del Mare ed al XVIII Raduno dei Marinai d’Italia che si svolgerà dal 16 al 25 settembre a Gaeta.

“Questo provvedimento ha comportato un taglio al Premio Letterario di Viaggio e d’Avventura che, pertanto, quest’anno non si svolgerà e riprenderà la cadenza biennale con la quale si svolgeva precedentemente. La decisione è maturata sulla base della forte valenza storica, culturale ed economica che il Raduno ha sulla nostra città, indissolubilmente legata al mare in tutti i suoi aspetti, ed in più per i tanti eventi che si susseguiranno nei 10 giorni”.

“Il raduno infatti coinvolge tutta la marineria italiana (militare, civile, turistica e commerciale) e a Gaeta sono presenti tutti questi diversi ambiti a cominciare dall’Istituto Nautico, eccellenza nazionale nella formazione di competenze legate a questo settore – dichiara l’Assessore alla Cultura Salvatore Di Ciaccio – Al tempo stesso il mare è, o dovrebbe essere, fonte di lavoro, occupazione, specializzazione, sport, economia, risorsa ambientale che merita un’attenzione ed una valorizzazione da parte degli organi di governo e di tutta la popolazione. Ed il nostro impegno rispetto al Raduno è totale: dall’organizzazione che ci vede protagonisti insieme all’Anmi ed a tutti gli Enti coinvolti ormai da un anno, al supporto economico, alla gestione delle presenze che si preannunciano numerose”.

“Purtroppo un impegno economico così importante richiede un sacrificio che non poteva abbattersi su servizi essenziali e prioritari. Per questo motivo abbiamo ritenuto di riprendere la cadenza biennale al Premio Letterario spostandolo al 2012. Ma l’idea trova forza anche nella necessità di ridare la giusta importanza ad un Premio che negli anni passati ha avuto costi anche di 30mila euro senza acquisire nel panorama nazionale alcuna visibilità, né tantomeno un coinvolgimento a livello locale che ne giustificasse il costo – aggiunge l’Assessore Di Ciaccio – Infine, va considerata l’inflazione di premi letterari o di altra natura che sta appiattendo notevolmente il valore culturale di questi eventi, con praticamente ogni città d’Italia che ne istituisce uno, con costi notevoli e poco o nessun ritorno. Solo a voler considerare gli incontri con gli scrittori di questi ultimi 2 o 3 anni, da Susanna Tamaro ad Antonio Pennacchi, da Margaret Mazzantini a Pino Aprile ed a tutti gli autori locali, la presenza di pubblico è stata sempre molto più numerosa delle varie edizioni del Premio, e la valorizzazione del patrimonio letterario più efficace”.