Nuova viabilità: i commercianti dicono “No”

26 agosto 2011 | 15:00
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Nuova viabilità: i commercianti dicono “No”

“In quarant’anni non avevo mai visto la zona deserta a Ferragosto”

Il Faro on line – La nuova viabilità una particolarità ce l’ha già: per quanto se ne dica ha messo tutti d’accordo. O quantomeno ha messo d’accordo commercianti e cittadini di quelle zone dello shopping che più di altre sembrano essere state colpite dalla scure della disciplina di traffico inaugurata da poco meno di un mese. Darsena e Madonnella sono sul piede di guerra. E poco hanno digerito le difese d’ufficio fatte da amministratori locali e qualche associazione negli ultimi giorni. Per ora la protesta rimane pacifica. Quattromila firme raccolte, tanta rabbia in corpo e la decisione di mettere in atto qualche gesto eclatante, prima di adottare quella che sembra la decisione ultima: una grande manifestazione dei commercianti di Fiumicino.

L’idea più originale è della storica edicola della Madonnella: fare l’ambulante e vendere i giornali per strada. “Questa nuova viabilità fa acqua da tutte le parti – dice lo storico proprietario dell’edicola -. L’inversione del senso di marcia nell’ultimo tratto di via della Scafa avrebbe avuto un significato logico se dal Ponte Due Giugno avesse raggiunto direttamente la piazzetta della Madonnella, creando uno sfogo. La doppia opzione da Villa Guglielmi è invece impraticabile e crea disagi ai cittadini e agli esercizi commerciali. La nostra edicola, che è qui da 38 anni, non ha mai risentito come in questi giorni della viabilità. Non c’è possibilità per gli automobilisti di fermarsi. Tanto che abbiamo pensato di vendere per strada i giornali. La soluzione di far terminare via della Scafa nel parcheggio adiacente la farmacia comunale è solo un palliativo che non serve a risolvere il nocciolo della questione. Quell’area conterrà sì e no venti posti, spesso occupati tutta la giornata da chi lavora nei vari esercizi commerciali della zona, e siamo solo ad agosto. Figurarsi in inverno. I ristoranti lungo l’ultimo tratto di via della Scafa sono in crisi nera. Qualcuno rischia di chiudere. Chiediamo immediatamente che la sperimentazione cessi e si normalizzi il caos. Gli elogi delle varie associazioni di cittadini alla nuova viabilità? Evidentemente avranno il loro tornaconto. Per noi parlano i numeri. Si lavora e si guadagna sempre di meno”.

Il bar della Madonnella, altro esercizio storico, quasi una piazza virtuale per la zona – lì ci si incontra per scambiare chiacchiere fare il punto della situazione, ritrovare amici e parenti – rischia il crack. I titolari lo hanno detto a chiare lettere: “Il lavoro è calato del cinquanta per cento. Se le cose non cambiano saremo costretti a mandare via qualcuno dei nostri sei dipendenti. Così non possiamo più andare avanti, potremmo anche chiudere. La nuova opzione del parcheggio è inutile. Così come l’inversione del senso di marcia in via della Scafa. C’è il rischio di appesantire eccessivamente via Coni Zugna, che già deve sopportare la presenza di una scuole, vari esercizi commerciali, il passaggio degli autobus di linea e sarà presto oggetto di lavori. Già ad agosto assistiamo quotidianamente al tappo che si crea nelle due mini rotatorie nella piazzetta della Madonnella. Mi chiedo se la situazione è questa adesso, in inverno come sarà? Le associazioni a favore della nuova viabilità? Non le conosco? De Nitto chi? Evidentemente non abitano a Fiumicino o se abitano qui avranno delle motivazioni per dire questo”.

 Altra zona colpita la Darsena. L’inversione del senso di marcia nell’ultimo tratto di via della Scafa e qualche accorgimento “azzardato” dicono diversi esercizi commerciali ha penalizzato anche questa oasi del commercio, a due passi da via Giorgio Giorgis. La musica è sempre la stessa: La nuova viabilità non convince. Anche lì il 50 per cento in meno di introiti unisce tutti, una sorta di democratico scherzo. Quasi la zona sia rimasta tagliata fuori dal grande traffico con la nuova viabilità. “Il lavoro è diminuito. – dice il figlio del proprietario del famoso Bar della Darsena – In quarant’anni non avevo mai visto la zona deserta a Ferragosto. La nuova viabilità ci ha tagliato fuori. Non c’è un cartello che indichi come arrivare alla Darsena o sul lungomare. Si parla di via del Faro, via Roma, via delle Meduse ma i turisti non conoscono queste vie, ma il lungomare e la Darsena. Credo solo che quando si sperimenti qualcosa bisognerebbe farlo con tutti i crismi, altrimenti questa sperimentazione sarà per forza non veritiera. L’inversione del senso di marcia di via della Scafa? Una soluzione che non convince. Gli elogi alla nuova viabilità? Si vede che a loro conviene”.
Perla Tecofanti