Intimidazione a Ignazio Cutrò

28 agosto 2011 | 04:25
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Intimidazione a Ignazio Cutrò

Nel mirino il presidente onorario dell’Associazione “Caponnetto”

Il Faro on line – Soltanto il pronto intervento dei Carabinieri è riuscito a scongiurare un tentativo di intrusione nell’abitazione di Ignazio Cutrò, testimone di giustizia e da pochi giorni presidente onorario dell’associazione Caponnetto di Formia. L’episodio si è verificato a Bivona, mentre Cutrò  insieme alla famiglia era seduto all’aperto quando il suo cane, ha iniziato ad abbaiare. Cutrò, imprenditore diventato simbolo della lotta alla mafia grazie al suo contributo al processo “Face Off”, ha richiamato subito l’attenzione di uno dei carabinieri della scorta che protegge l’imprenditore dal 2006, ha puntato un faro, sorprendendo un uomo alto e snello, con una maglia bianca, accucciato dietro le ruote, mentre cercava di nascondersi. Immediatamente il militare si lanciava all’inseguimento dell’uomo. Gli altri carabinieri che compongono la scorta di Ignazio, della moglie Giuseppina e dei figli Giuseppe e Veronica, hanno attuato il protocollo d’emergenza portando al sicuro l’intera famiglia e pattugliando, armi in mano, ogni ingresso.  Un tentativo da parte di sconosciuti evidentemente legati a Cosa Nostra che per il segretario regionale dell’associazione alla lotta contro tutte le mafie, va letto come un gesto vile. Elvio Di Cesare, nell’esprime solidarietà e vicinanza a Cutrò ed ai suoi cari ricorda che non bisogna mai abbassare la guardia contro una criminalità sempre più infiltrata anche nel territorio del Sud Pontino. Il nostro è un territorio dove la criminalità potrebbe prendere il sopravvento se la società civile non si ribella. Per Di Cesare ognuno deve contribuire a creare una società migliore denunciando atteggiamenti mafiosi e non lasciandosi sopraffare dalla paura e da sentimenti omertosi. Un altro appello della Caponnetto è rivolto infine alle forze dell’ordine, affinché sia sempre più forte ed incisiva la loro attività di prevenzione, controllo e contrasto alle criminalità.
Andrea Brengola