“Nuova viabilità, non convince la parola esperimento”

30 agosto 2011 | 17:01
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“Nuova viabilità, non convince la parola esperimento”

Russo D’Auria (Progetto Futuro): “Perchè non spendere tempo in analisi e programmi?”

Il Faro on line – La nuova viabilità ha provocato più di qualche perplessità. In alcuni casi, come quello di via della Scafa, ha già provocato enormi danni alle attività commerciali presenti in loco. Ma il Comune parla di ‘esperimento’ da rivedere dopo l’inizio delle scuole. Ecco, è proprio questo che non va: il Comune ha i mezzi per evitare gli esperimenti e fare invece analisi e programmi. Ecco perché non c’è un attimo da perdere nell’intervenire”.

A parlare è Mario Russo D’Auria, presidente dell’associazione Progetto Futuro. “Quante auto passano ogni giorno su via Coni Zugna? Quante ne passano nel periodo invernale con la scuola e quante nel periodo estivo? Quanti sono i bambini che vanno in quella scuola? Quant’è l’utenza della Asl? Quali sono i giorni di visita?  Tutte domande che il Comune ha il dovere di sapere, se gli uffici tecnici funzionassero a dovere, E dunque non c’è bisogno di fare esperimenti per capire quale impatto potrà avere la nuova viabilità su quell’arteria. Ma come – si chiede Russo D’Auria – per le elezioni si fanno precisissime proiezioni e per un’opera così importante per la città si fanno esperimenti? Via della Scafa va rimessa come era, subito, o almeno con un doppio senso di marcia”.

Il vero problema, che si trascina da anni – prosegue Russo D’Auria – sono i ponti, sia quello Due Giugno sia quello della Scafa. Tutti oggetto di promesse elettorali, tutti rimasti sulla carta. Non c’è viabilità che tenga se poi da una parte e dall’altra esiste un collo di bottiglia dove le machien sono costrette ad incanalarsi”.

“Infine – conclude Russo D’Auria – viene da ridere a vedere i politici che si rimbalzano accuse e che prendono posizione contro i lavori. Ma dov’erano quando si decideva questa rivoluzione? Quale controllo faceva l’opposizione? E quale azione di governo facevano quelli che oggi si schierano contro la nuova viabilità? Erano autosospesi anche sui controlli decisionali? La verità è che alla fine ‘paga Pantalone’, ma ‘Pantalone’ siamo noi, e siamo noi che paghiamo tutte le inadeguatezze  e le scelte sbagliate della classe politica attuale, a tutti i livelli. E’ è arrivato il momento di cambiare”.