“Tibidabo, nessuno ha negato l’accesso agli atti”

11 settembre 2011 | 05:10
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“Tibidabo, nessuno ha negato l’accesso agli atti”

Mazzola: “Io avrò avuto quattro in matematica ma non copiavo”

Il Faro on line – “L’Ufficio comunale preposto le ha comunicato soltanto i dati complessivi delle superfici relative agli stabilimenti balneari, ma certo  non si poteva permetterle l’accesso ai dati dei singoli esercizi”.
Questa la risposta  congiunta del sindaco Mauro Mazzola e dell’assessore Sandro Celli agli attacchi, ormai chiaramente di natura politica, tesi all’ indiscriminata delazione di questa amministrazione. “Io avrò avuto quattro in matematica – commenta il sindaco Mauro Mazzola – ma non copiavo, forse la Marzoli aveva di più, perché al contrario le piace copiare e ficcare il naso sui dati dei suoi colleghi e non certo per tutelare gli interessi di tutti, come si evince dalle motivazioni prodotte nella richiesta della società Tibidabo. Ricordo infatti che si chiedeva di conoscere “per difendere i propri interessi’ i dati relativi alle singole superfici degli altri stabilimenti balneari, magari era preoccupata che altri non pagassero? Ma almeno fino ad oggi non spetta a lei fungere da controllore ma alle istituzioni”.  L’assessore Celli e il sindaco Mazzola entrano poi nello specifico dichiarando che il comune ha richiesto ai cittadini una nuova verifica delle superfici in quanto dovevano essere aggiornate anche le concessioni demaniali scadute: “Le Tariffe  per i cittadini e per i commercianti – dichiarano Celli e Mazzola – sarebbero aumentate davvero in maniera esosa, se la nostra amministrazione  non avesse iniziato la raccolta differenziata porta a porta e diminuito conseguentemente il conferimento in discarica. Conferimento, che ha raggiunto davvero costi esorbitanti, a causa di un aumento della tariffa da parte della Regione Lazio e contro la quale tanti comuni e anche il nostro hanno fatto opposizione”. “Le tariffe quindi non sono aumentate – ribadisce l’assessore Sandro Celli – ma sono aumentati i metri quadri. Voglio però mettere bene in risalto che sotto l’amministrazione Giulivi non esisteva la raccolta differenziata, né il ‘porta a porta’ . Questa amministrazione ha raggiunto in poco tempo una quota di oltre il 40% di differenziata e raggiungerà il 60-70% , come previsto dalla legge entro tre anni. Perché, e qui mi riferisco alla Marzoli che legge tutto, dovrebbe sapere che questo è il termine istituzionalmente prefissato”. L’assessore Celli passa poi ai dati: “Per venire incontro ai commercianti – e alla crisi imperante, la nostra amministrazione ha riequilibrato le tariffe per gli operatori commerciali realizzando una diminuzione: dal 40 % ad un ulteriore 30%. Per le attività commerciali nel 2008 la tassa è stata ridotta del 30% e nel 2010 del 10%. Questo è, indipendentemente dalle contestazioni della Marzoli, che seppur attaccando la nostra amministrazione, non fa che riconoscere che la diminuzione della tariffa c’è stata. E non è come dice lei, computata sulla parte variabile della tariffa, bensì sulla tariffa completa. Voglio concludere ricordando di nuovo alla Marzoli che se non avessimo iniziato con successo e incrementato la raccolta differenziata, e se non avessimo riequilibrato le quote,  adesso i commercianti sarebbero stati costretti a subire un aumento del 45%”.