“Scuola, i bambini esigono rispetto”

13 settembre 2011 | 00:41
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“Scuola, i bambini esigono rispetto”

Giustini (La Destra): “Sono anni che oramai i politici di Ardea sono insensibili ai problemi delle categorie deboli”

Il Faro on line – “Tutto come da copione oramai consolidato. Oggi è iniziato l’anno scolastico e i problemi non sono mancati. La scuola elementare di Via Varese si presenta in una condizione a di poco desolante. L’erbaccia a ridosso del muro perimetrale ha oramai raggiunto livelli forestali, il marciapiede antistante la scuola presenta buche ricoperte di sola terra a seguito di lavori effettuati nei tombini, e pericolose per chi accidentalmente le calpesta. Il materiale estratto dalla fogna oggetto dei lavori è stato depositato tra la vegetazione sul marciapiede sul lato opposto, invece che smaltito. I nostri amministratori hanno dato ancora prova delle loro scarse capacità gestionali”.

E’ l’intervento dell’espionente de La Destra diu Ardea, Walter Giustini che prende di mira la classe politica di Ardea.

“Pensavo che Ardea avesse toccato il fondo, ma noto con dispiacere che invece si continua a scavare. Mi chiedo come ancora dei cittadini possano difendere l’operato di questi signori e non capisco come ciò può succedere. Nei giorni futuri farò un tour presso gli altri plessi scolastici per verificare se quello di via Varese sia un caso isolato o fa parte di una propria e vera strategia della nostra amministrazione. Sono anni che oramai i politici di Ardea sono insensibili ai problemi delle categorie deboli in cui rientrano i bambini”.

“La scuola, dopo la famiglia, dovrebbe essere il primo istituto per la loro formazione seguito dallo Sport e anche in questo caso il nostro Comune ha dato il meglio di se nelle Commissioni che si sono svolte in questi giorni e che puntualmente si sono concluse senza esito. I nostri bambini non sono un problema di chi ci amministra e per tale motivo sarebbe ora che questi signori si decidano a lasciare il loro trono dorato. Siamo stanchi di dover subire l’arroganza e la prosopopea dei nostri assessori e dei nostri consiglieri comunali oramai latitanti dalla vita politica locale”.