“I criptoportici non sono centri di accoglienza”

14 settembre 2011 | 17:47
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“I criptoportici non sono centri di accoglienza”

L’intervento dell’assessore all’urbanistica Benedetto Assaiante

Il Faro on line – “Bene hanno fatto gli uomini della Guardia costiera e del Commissariato di polizia di Formia ad effettuare un blitz per sgomberare alcune persone senza tetto che bivaccavano in un’area dei criptoportici del Caposele in prossimità della spiaggia del ‘cacone’, bonificata dall’amministrazione comunale all’inizio della stagione estiva”.

Lo afferma il vicesindaco e assessore all’urbanistica Benedetto Assaiante il quale aggiunge che “quello delle persone senza tetto è purtroppo un problema sociale di non facile soluzione in quanto capita spesso che essi rifiutino una sistemazione più dignitosa presso strutture di accoglienza come quelle della Caritas”.

“Indubbiamente, spiega Assaiante, i criptoportici non sono centri di accoglienza bisogna trovare un modo per costringere queste persone, di origine straniera o italiana, a frequentare questi centri di accoglienza. Sono le uniche strutture – sottolinea il vicesindaco – che possono aiutare persone che si trovano momentaneamente in difficoltà e che non hanno un luogo dove poter soddisfare i bisogni primari, come quello di ripararsi dalle intemperie, di dormire in un letto, di mangiare un pasto caldo, di usufruire di servizi igienici e di una lavanderia, e di essere assistiti a livello medico e giuridico”.

“Questo è un problema che abbiamo più volte affrontato facendo sgomberare i senzatetto dall’area della ex Salid, dalla Villa comunale Umberto I e via dicendo. L’amministrazione comunale – conclude il vicesindaco – attraverso l’Ufficio dei servizi sociali si adopererà per cercare di arginare il più possibile questo fenomeno con l’obiettivo di inserire i senzatetto nel circuito delle strutture di accoglienza”.