![“Se le trattative non si sbloccano, inizieranno a torturarci”](https://cdn.ilfaroonline.it/photogallery_new/images/2011/09/ldquo-se-le-trattative-non-si-sbloccano-inizieranno-a-tortur-20744.webp)
Nave sequestrata dai pirati somali. Drammatica telefonata del comandante
Il Faro on line – Sembrano precipitare le condizioni dell’equipaggio della petroliera Savina Caylyn, della compagnia campana Fratelli D’Amato, dall’8 febbraio nelle mani dei pirati somali. Dopo quella del 14 settembre, ieri nel tardo pomeriggio è arrivata l’ultima “tragica” telefonata, come l’ha definita la moglie Nunzia, da parte del comandante Giuseppe Lubrano. Telefonate, che a quanto ha riferito il marittimo, saranno quotidiane e sono volute dagli stessi sequestratori perchè lui renda conto “delle torture che subiranno”. Nelle mani dei pirati ci sono 22 marinai, dei quali cinque italiani – due di Procida (Napoli), uno di Gaeta (Latina), uno di Piano di Sorrento (Napoli), uno di Trieste – e diciassette indiani.
“Se le trattative non si sbloccheranno, inizieranno a torturarci”. È questo quanto ha riferito,
in una telefonata avvenuta ieri pomeriggio, il comandante della petroliera Savina Caylyn, Giuseppe Lubrano, alla moglie Nunzia.
La nave, della compagnia campana Fratelli D’Amato, è dallo scorso 8 febbraio nelle mani dei pirati somali che hanno sequestrato i 22 membri dell’equipaggio, dei quali 5 italiani – due di Procida (Napoli), uno di Gaeta (Latina), uno di Piano di Sorrento (Napoli), uno di Trieste – e diciassette indiani. Lubrano ha anche spiegato alla moglie che da domani le telefonate saranno quotidiane e sono volute dagli stessi sequestratori perchè lui renda conto “delle torture che subiranno”.
(Fonte Lapresse)