“Quale futuro per Ardea?”

22 settembre 2011 | 01:09
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“Quale futuro per Ardea?”

L’interrogativo dell’ex assessore ai Lavori pubblici, Bosu

Il Faro on line – “In questi giorni si stanno delineando le coalizioni politiche che andranno alla tornata elettorale del 2012 per il rinnovo del consiglio Comunale. Ardea ha bisogno di un futuro migliore che la porti ad essere ciò che merita visto che è nel tempo diventata una città di circa 50.000 abitanti e dunque non più il paesello nella provincia di Roma”.

“Molti si riempiono la bocca dicendo che Ardea nasce prima di Roma, che nelle sue sponde sbarcò Enea e che i Rutuli furono un grande popolo. Ma al di la di questi aspetti storici certamente importanti e che fondano un’identità onorevole,ancora oggi Ardea rimane un paese dove i servizi sono molto carenti,intere zone ancora non coperte da fognature,trasporto pubblico, acquedotti,illuminazione pubblica e strutture,quali asili,scuole e l’assenza  imperdonabile di una scuola superiore, di un ospedale o almeno un pronto soccorso”.

“Occorre un’amministrazione che sia totalmente dedita ai bisogni della cittadinanza e che si adoperi per portare a termine le decine di opere di lavori pubblici già impostate e modestamente portate avanti anche dal nostro gruppo. Occorrono urgentemente tutti quei servizi oggi più che mai indispensabili per un vivere civile, per equilibrare la crescita demografica con l’erogazione dei servizi primari per la cittadinanza e non realizzare qualcosa solo in vista delle elezioni”.

“L’opera degna e meritoria del sindaco Carlo Eufemi a cui va tutta la nostra stima e amicizia, non è bastata a dare una svolta vera a un paese ingessato dalle arroganze di potere,fermo malgrado gli annunci nelle opere pubbliche, immobile nell’erogazione di servizi. Ci domandiamo perchè le aule dei Consigli comunali ad Ardea sono sempre deserte, perchè i Cittadini non partecipano, se non quei pochi addetti ai lavori, probabilmente con il loro silenzio vogliono rappresentare la voglia di cambiamento,vogliono quel rinnovamento ormai inarrestabile che per tutti i Cittadini da sogno può finalmente realizzarsi”.

Un futuro purtroppo amaro se a ripresentarsi sono gli stessi politici che in questi anni sono stati incapaci di governare Ardea. Politici buoni soltanto a cercare di elaborare varianti al piano regolatore, varianti che non andranno mai in porto se si considera il contenzioso nato tra Pomezia ed Ardea per una storia di confini, che vede Ardea “scippata” di divesi ettari di terreno in barba alla planimetria firmata dall’allora Presidente della Repubblica. Territori che, stando anche alle attestazioni dell’architetto Vincenzo Diana, funzionario del demanio sono nella giurisdizione del comune di Ardea. Un problema quello dei confini che sollevò lo stesso presidente del consiglio comunale, lo stesso ora molto attivo insieme ai suoi colleghi a presentare varianti. Sconfinamenti del comune di Pomezia per cui l’attento P.M. Giuseppe Travaglini ha aperto un’inchiesta le cui relazioni delle indagini sono state svolte dai carabinieri di Pomezia. Continuare soltanto nel presentare varianti urbanistiche  dai ricorsi certi porterà a un immobilismo anche futuro e forse questa una delle preoccupazione dell’ex assessore tra l’altro dirigente locale del Fli rappresentato ad Ardea da due consiglieri quali Antonello Magliacca e Danilo Petrella.
Luigi Centore