Tariffa Igiene Ambientale, il Sib in prima linea

24 settembre 2011 | 15:07
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Tariffa Igiene Ambientale, il Sib in prima linea

Campagna d’informazione “E io pago” sulla Tia, esperti a disposizione dei cittadini

Il Faro on line – Dopo l’iniziativa “SALVIAMO IL FIUME MARTA”, il S.I.B. TARQUINIA mette in programma la prossima campagna informativa E IO PAGO! sul problema dei rifiuti, e della gestione del servizio d’igiene urbana del comune di Tarquinia, per spiegare come viene ripartita la tariffa d’igiene ambientale, che tanti problemi ha creato dalla sua adozione che risale al 2006. A partire da ieri i tecnici e gli avvocati sono disponibili per tutte le domande e per tutti coloro che dovranno presentare i ricorsi contro le fatture della TIA 2010. Le slides ed i dati riassunti,  presentate al pubblico ed alla stampa saranno proposte nella prossime iniziative e raccolte in una piccola brochure che sarà offerta a tutti gli intervenuti. Dalla massiccia raccolta di documenti riassunti nella conferenza stampa, emerge un grande interesse per la gestione di un servizio, quello dei rifiuti, che tanto costa al comune di Tarquinia e che tanto si potrebbe fare per contenerne i costi, ma che non si realizza a Tarquinia. I dati più sconcertanti rimangono quelli sulla raccolta differenziata o meglio su quello che non funziona sulla raccolta differenziata, che invece di ridurre i costi, a Tarquinia li aumenta. L’invito all’iniziativa pubblica sulla Tariffa d’Igiene Ambientale è stata inviata anche agli amministratori che  erano assenti all’appuntamento sperando di poterci confrontare pubblicamente con loro la prossima volta, perché come ben sottolineato dagli esperti, la TIA non sono affari della politica, sono affari nostri, perché utenti,“residenti” e “titolari di aziende”.

“Tutti gli utenti – afferma un comunicato del Sib – devono partecipare in quota parte alla spesa per la gestione del servizio d’igiene urbana, ma  ci chiediamo noi, viene svolto al meglio? Viene ripartita secondo criteri esatti? La riduzione della produzione dei rifiuti è un dovere di tutti e per arrivare ad un minor conferimento in discarica e alla più alta percentuale di raccolta differenziata, attuando una raccolta capillare, PAP con la selezione di tutti i materiali, in primis del compostaggio domestico che da solo incide al 30 % di tutto il peso totale dei rifiuti di ogni famiglia. In tutta Italia fioriscono esempi splendidi di COMUNI VIRTUOSI che inaugurano il loro 80% di raccolta differenziata, che sono pronti a migliorare come quella del comune di Capannori che entro il 2020 sarà al 100%, da quando ha deciso di attuare la STRATEGIA DEI RIFIUTI ZERO. Non serve inventarsi nulla, basterebbe copiare gli esempi migliori, gli esempi di un’Italia che sceglie il meglio per i propri cittadini, per evitare l’apertura di altre discariche e di impianti nocivi come gli inceneritori. Se una gestione più oculata e attenta al contenimento del costo, è possibile, noi dobbiamo pretendere che il comune la attui, soprattutto se questa comporta un  abbassamento delle tariffa per tutti gli utenti. Visto che la TIA è diventata per molte aziende insostenibile, è ancora più importante capire perché aumenta ogni anno e cosa è possibile fare per contenerne i costi e magari invertire il trend verso una diminuzione della tariffa.