Crisi di maggioranza, interviene il sindaco De Fusco

14 ottobre 2011 | 15:36
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Crisi di maggioranza, interviene il sindaco De Fusco

“Voglio che si faccia chiarezza una volta per tutte sulla volontà di quest’amministrazione”

Il Faro on line – Il Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco risponde alle polemiche scatenate in questi giorni sulla stampa, facendo chiarezza sull’attuale situazione politica e amministrativa: “Di fronte ad una situazione economico-finanziaria drammatica, che investe non solo il nostro Comune, ma gli enti locali di tutto il Paese, e per la quale quotidianamente sono impegnato per rintracciare soluzioni ed iniziative anche a livello nazionale, mi sarebbe piaciuto che il mio partito, il Pd, mi sostenesse senza se e senza ma, per garantire quell’equilibro politico-amministrativo necessario al governo di questa città. Ciò non è stato – continua il Sindaco – e lo ritengo un atto gravissimo. Bene ha fatto il segretario del Pd a rassegnare le dimissioni, perché sono convinto che il documento presentato la scorsa settimana proprio da lui non sia farina del suo sacco, bensì frutto di un’azione di pressione da parte di personaggi noti in città che non hanno certo a cuore l’interesse collettivo e il benessere cittadino. Sono certo che il Pd saprà reagire e rimettere in piedi un’azione seria e di forte valenza politica”.

Chiarezza anche sulle commissioni dei concorsi pubblici: “Voglio che si faccia chiarezza una volta per tutte sulla volontà di quest’amministrazione in relazione alle procedure concorsuali – ha dichiarato De Fusco – Con una delibera di giunta, la n. 59 del 14 aprile 2011, è stato integrato l’art. 21 del Regolamento per l’accesso all’impiego del Comune di Pomezia inserendo la possibilità di nominare presidente di commissione di concorso, in alternativa a un dirigente del Comune di Pomezia, dirigenti di altre amministrazioni. Ma tale eventualità è limitata al caso in cui vi sia impossibilità da parte del dirigente dell’ente, designato per legge a ricoprire la carica di presidente di commissione di concorso. E’ quindi la legge, il D.Lgs. 267 del 2000, che stabilisce che il dirigente interno non sia di per sé incompatibile per il solo fatto di appartenere allo stesso ente nel quale il candidato abbia prestato servizio. Non si prevedono quindi, tra le situazioni di incompatibilità, i “rapporti professionali, di collaborazione e subordinazione”. Essendo in seguito intervenute richieste di delucidazioni da parte di gruppi consiliari di maggioranza, che ritenevano necessario prendere in considerazione le norme di legge per evitare la compromissione del buon esito delle procedure concorsuali, l’Amministrazione ha provveduto a chiedere un parere agli enti preposti, tra cui l’Anci, la quale – è già noto – ha inviato proprio parere negativo all’estromissione dei dirigenti interni per la presidenza delle commissioni concorsuali, dichiarando opportuna la riassegnazione della presidenza ai dirigenti interni ai quali compete secondo l’art. n. 107, comma 3 del Testo Unico”.

“Durante la campagna elettorale le forze politiche e i partiti hanno svolto un ruolo importante – conclude il Sindaco – ad oggi, a pochi mesi dalla vittoria elettorale, ma dopo più di cinque anni di mio governo cittadino, queste forze politiche e questi partiti devono rendersi conto delle condizioni necessarie a proseguire nel governo dell’amministrazione, altrimenti non resta che consegnare il Comune nelle mani del Commissario prefettizio e tornare a votare”.