“Fumi neri in porto? È solo propaganda politica”

3 novembre 2011 | 14:30
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“Fumi neri in porto? È solo propaganda politica”

Lettera del presidente della lista Civitavecchia 2000, Alessandro Scotto

Il Faro on line – “Se è vero che l’accordo è stato stipulato nel 2008 perché intervenire proprio ora a pochi mesi dalle elezioni?
Perché non fare un intervento prima quando c’era ancora Ciani ,firmatario dell’accordo in questione, che prevedeva, grazie all’aiuto di Enel e di Fincantieri, l’elettrificazione della banchina 12 bis come progetto pilota di un intervento più massiccio che in realtà non ha mai avuto un seguito?
Perché si continua a ripetere da mesi la stessa domanda ad un’autorità portuale che fino a pochi mesi fa era allo sbaraglio, ed ora sta piano piano rifiorendo grazie alla concretezza di un presidente giovane ma dalle idee chiare?
Mi risulta che nel programma del presidente Monti sia nominata l’elettrificazione delle banchine come punto saliente per una crescita in un porto dove ambiente e sviluppo sono alla base del suo mandato.
A dimostrare questa tesi ce il recente accordo con l’Arpa Lazio che prevede l’istallazione di una centralina in porto, per rilevare le sostanze presenti nell’aria, gestita proprio dall’Arpa Lazio.
Il porto è in espansione come dimostra l’allargamento della diga foranea la cui fine è prevista per dicembre su cui sorgerà il nuovo terminal crociere di Roma Cruise Terminal e il progetto da 193 milioni di euro per la realizzazione di nove nuovi attracchi.

“L’opera è nella fase di gara d’appalto e prevede tre anni e mezzo di lavori.
Tuttavia quattro dei nuovi attracchi saranno fruibili prima della fine degli interi lavori.”
Queste sono dichiarazioni del presidente Monti abbastanza recenti .
Mi chiedo quindi, se saranno nuovi attracchi, perché non lasciare il beneficio del dubbio che questi nuovi scali saranno elettrificati?
Perché spendere altri soldi in questo momento di crisi quando ci sono dei progetti nuovi?
O pensiamo che dovremmo chiudere il porto finche tutto lo scalo non sarà elettrificato?
Infine vorrei porre l’accento su due punti: in primis non è stato il porto veneziano ad andare da Enel ma Enel che ha proposto il progetto “Porti Verdi” a Venezia, Civitavecchia, La Spezia e Barcellona.
Come dice Petrelli è Venezia che ha dato soldi a Enel per supervisionare i lavori, soldi che forse a Civitavecchia non c’erano data la crisi che stavamo attraversando, ci basti consultare alcuni dati riguardanti il traffico crociere: nel 2009 c’erano un -0.9 passeggeri rispetto il 2008 e ben 131 navi in meno. E nel 2011 da 1.800.000 passeggeri del 2009 si è passati a 2.458.000 di passeggeri superando addirittura Barcellona.

Questo dimostra innanzitutto, che bisogna pensare alla salvezza dello scalo per creare posti di lavoro e a chi dice che il porto è solo fonte d’inquinamento chiedete a chi ci lavora
se hanno passato un bel momento in questi 4 anni, chiedete loro quante persone sono state mandate a casa! A chi dice quindi, che è meglio se il porto chiude, dico pensate prima di dar fiato alla bocca!”