Perso l’attracco delle navi da crociera

4 novembre 2011 | 21:49
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Perso l’attracco delle navi da crociera

La Seaburn Legend preferisce l’attracco al molo di Ponza

Il Faro Online – Le navi da crociera piccole, che timidamente hanno fatto qualche tappa a Gaeta, attraccheranno prossimamente nelle acque dell’Isola di Ponza. Dunque, la Seabourn Legend, che ieri è stata nella rada per una giornata, saluta definitivamente la città di Gaeta preferendo l’attracco al molo di Ponza piuttosto che rimanere lontana dalla banchina Caboto, inaccessibile a causa del mancato dragaggio che avrebbe dovuto consentire un maggiore pescaggio per la nave da crociera; il tutto facendo risparmiare all’armatore spese per servizi portuali e disagi ai passeggeri.

Difatti, sul sito web dell’Agenzia Choosing Cruising si legge che le navi da crociera non faranno più rotta a Gaeta non essendovi più indicate date di passaggio, ma sopratutto che quelle destinate alla città del golfo sono dirottate al porto dell’isola di Ponza». Forte la delusione e lo sconcerto degli esponenti del Pdl gaetano per «una decisione che l’armatore deve aver preso – sottolinea il coordinatore Cristian Leccese – in considerazione dell’inefficienza programmatica ed organizzativa che caratterizza l’Amministrazione comunale targata Raimondi, Ciano, Salone che, con la sua incapacità sta colpendo il settore del traffico crocieristico, tanto strombazzato dal sindaco e dai suoi assessori e miseramente fallito».

Da fonti vicine all’ambiente crocieristico e portuale, i pidiellini apprendono che «le decisioni di cancellare Gaeta dai porti di passaggio sono state prese sulla scorta dell’impossibilità di attracco delle navi stesse alla costa gaetana, in particolare al molo Caboto di Gaeta Medievale. “Ma proprio su questo argomento – incalza Leccese – il  sindaco, che afferma di stare in stretto contatto con l’Autorità portuale, aveva promesso di adeguare la banchina per ospitarvi navi da crociera”. “Evidentemente – conclude Leccese – a Raimondi interessano di più i traffici petroliferi, visto che la sua assidua attività nel comitato portuale è diretta solo ad affrontare questo problema. L’Autorità portuale è un ente importante dalle tante risorse, ma Gaeta vi deve essere rappresentata nel migliore dei modi e con una idea chiara di sviluppo della Città. Ed in questo senso non esiste altro sviluppo possibile che il turismo. Raimondi, Ciano e Salone pensano invece ad altre cose, perdendo tempo prezioso e contribuendo ad affossare la Città. Invece di prendere in giro i gaetani con finti manifesti propagandistici, pensino alla Città e lavorino nelle sedi istituzionali opportune con impegno e serietà”.