Emergenza abitativa, Ciaramaglia: adottiamo la formula del mutuo sociale

13 novembre 2011 | 04:19
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Emergenza abitativa, Ciaramaglia: adottiamo la formula del mutuo sociale

“Consentire ai gaetani di poter vivere a Gaeta è un dovere”

Il Faro on line – La questione abitativa a Gaeta, nonostante l’elevato numero di abitazioni procapite è un problema. Consentire ai gaetani di poter vivere a Gaeta è un dovere e la situazione del nostro sistema economico ci deve far riflettere: precarietà, stipendi da mille euro, costo delle case, emigrazione, natalità a meno di zero». Lo afferma Vittorio Ciaramaglia (nella foto), imprenditore gaetano e componente del comitato elettorale del Pdl gaetano, il quale invita a «riflettere per agire». Diritto alla casa: questo l’obiettivo prioritario che ha a cuore Vittorio Ciaramaglia: «Se mi sarà chiesto di scendere in capo per sostenere la coalizione del centrodestra – commenta Ciaramaglia – vorrei impegni seri su strategie ed iniziative politico-amministrative tese a consentire ai gaetani che vogliono vivere a Gaeta di poter trovare una casa a prezzi calmierati, o addirittura di potersela realizzare con i propri risparmi. Provengo da una cultura politica che ha sempre sostenuto l’iniziativa del “mutuo sociale”, e non vedo perché a Gaeta non possa essere realizzata quando in altri Comuni d’Italia è una realtà». E spiega che si tratta di uno «strumento per dare una mano concreta ai cittadini che non possono permettersi garanzie finanziarie per comprare o realizzare una abitazione». Alla base delle considerazioni di Ciaramaglia ci sono anche strategie politiche mirate ad incentivare l’affitto calmierato ai residenti in cambio di vantaggi fiscali. Insomma, Ciaramaglia chiede fatti concreti che devono essere studiati e messi in programma elettorale. «Dopo quattro anni di promesse – osserva – questa amministrazione non è stata capace di approvare o indicare una linea per aiutare i gaetani costretti ad emigrare perché non hanno trovato una abitazione, e così facendo la popolazione residente continua a scendere. Tra qualche anno saremo un Comune uguale a Itri per numero di abitanti».

Poiché Gaeta dispone di un vasto patrimonio agricolo, Ciaramaglia crede che «si può partire da lì, consentendo di realizzare abitazioni rurali con standard e caratteristiche ambientali ed architettoniche, anche e soprattutto in funzione del Piano Casa recentemente approvato dalla Regione Lazio». Ma come attuarlo? «L’idea – spiega – è l’edilizia popolare e residenziale, l’obiettivo è riportare mille gaetani emigrati nelle città limitrofe nella loro città e cercare di arginare l’emigrazione dei nostri concittadini. Un impegno serio che garantisca il diritto alla casa dei nostri concittadini che freni l’uscita di capitali da Gaeta e teso ad aumentare la popolazione residente». «A Gaeta – conclude Ciaramaglia – c’è bisogno di una rivoluzione in tal senso, ed io sono pronto a battermi per questo, chiederò al partito che l’idea sia messa in programma elettorale garantendo ai nostri concittadini l’impegno del Popolo della Libertà».