Ladispoli, un bilancio di primo livello

15 novembre 2011 | 15:00
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Ladispoli, un bilancio di primo livello

Crimaldi: “Cercheremo di migliorare ancora per rendere Ladispoli un comune sempre più moderno”

Il Faro on line – Il quotidiano economico italiano più autorevole “Il Sole 24 Ore” in un’inchiesta dedicata alla finanza locale e all’impatto della manovra finanziaria sui comuni, ha classificato Ladispoli al primo posto, insieme a Frascati, come ente più efficiente della Regione Lazio (378 comuni) ad amministrare il denaro dei cittadini. Questo significa che dal prossimo anno l’Amministrazione Comunale potrebbe beneficiare delle regole appena introdotte dalla doppia manovra correttiva e alleggerire il bilancio dai tagli ai trasferimenti e dalle limitazioni ai tetti di spesa imposte dal patto di stabilità.

“Sapevano già di possedere dei requisiti positivi – spiega l’assessore al Bilancio, tributi e patrimonio Giovanni Crimaldi – a conferma di quanto di buono è stato fatto in questi anni dall’Amministrazione comunale, a dispetto di quanti, all’interno della minoranza, si sono contraddistinti criticando in maniera pregiudiziale il nostro comportamento. Pur preoccupati per le conseguenze dei grandi tagli del Governo con le recenti manovre economiche, cercheremo di migliorare ancora per rendere Ladispoli un comune sempre più moderno e all’avanguardia, in grado di garantire e assicurare servizi fondamentali ai cittadini. Sono contento per questo risultato che arriva in un momento delicato nella situazione economica italiana, e non solo, che conferma come Ladispoli abbia adottato efficaci procedure nella gestione dell’attività economica finanziaria, fissando gli obiettivi, gli strumenti realizzativi e le tempistiche per un percorso che può favorire il contenimento dei costi, senza mai abbassare il livello di guardia. Dopo tante belle parole vorrei adesso spiegare nei modi più comprensibili come si può arrivare a essere i primi della classe. Dal mese di novembre tutte le settimane ci sarà una rubrica dedicata all’analisi dei vari capitoli (spese ed entrate) del bilancio comunale, così i concittadini potranno avere più chiaro come sono amministrati i loro soldi. Questa settimana s’inizia con la gestione della refezione scolastica”.

“La mensa scolastica – continua – rientra nei cosiddetti ‘servizi a domanda individuale’, che significa? Significa che almeno il 36% della spesa totale deve essere garantita da chi ne fa richiesta. Esempio pratico: il Comune spende di circa 1.800.000 euro l’anno per la refezione di circa 2500 alunni (materne, elementari, medie) quindi dovrebbe incassare circa 650.000 euro. Il costo del pasto a carico delle famiglie è di 2,90 euro ad alunno, per il Comune 5,20 euro, la differenza sono 2,30 euro. Per essere efficiente bisogna che gli uffici, sulle linee guida dell’Assessore al bilancio, siano in grado di seguire e monitorare le entrate (i pagamenti dei pasti usufruiti) e verificare le uscite (controllo fatture della cooperativa C.I.R- gestore del servizio). Quest’anno gli uffici competenti sono stati dotati di un programma per il controllo dei pagamenti dei bollettini mensa in modo che vi sia meno evasione parziale (elusione) e meno evasione totale. Il nuovo sistema dovrà assottigliare la differenza tra costi e benefici, in modo da non gravare sul bilancio comunale, perché non è giusto che un contribuente ignaro debba pagare per coloro che si credono più “intelligenti” degli altri. Sperando di fare cosa gradita, resto a disposizione per tutti i cittadini per eventuali chiarimenti o specifiche”.