“Rinvio elezioni per il Consorzio di Bonifica? Un atto motivato”

15 novembre 2011 | 00:20
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“Rinvio elezioni per il Consorzio di Bonifica? Un atto motivato”

Il sindaco Mazzola: “Il primo cittadino di Canino Pucci ha sbagliato”

Il Faro on line – “Nessuna scorrettezza e nessun atto antidemocratico”. Lo afferma il sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola nel rispondendo al primo cittadino di Canino Mauro Pucci, per aver posticipato la nomina del rappresentante dei Comuni nel Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca. «Invece di affidare alle pagine di un giornale dubbi ed esternazioni, il sindaco Pucci mi avrebbe potuto chiedere direttamente le motivazioni della scelta. – prosegue – Così si fa e così ho sempre agito. Non si ricorre ad articoli ma si contatta il proprio collega amministratore per avere informazioni corrette e dettagliate. Il Consorzio di Bonifica è un’istituzione di carattere tecnico le cui funzioni sono rivolte alla salvaguardia del territorio. Bisogna pertanto lasciare fuori la politica». Il primo cittadino Mazzola spiega quindi i motivi che hanno portato al rinvio: “La convocazione è stata trasmessa con posta elettronica certificata e mi è stato comunicato prima dell’inizio della riunione che alcuni Comuni, specialmente i più piccoli, ne avevano preso visione con estremo ritardo. Due Amministrazioni hanno nominato il delegato non con un atto del consiglio comunale, ma con un provvedimento del sindaco. Tutti i Comuni interessati hanno presentato la propria designazione in ritardo. Tre Comuni non l’avevano ancora presentata. Ho quindi deciso di non procedere, in qualità di rappresentante del comune capofila, alla scelta, per dar modo alle Amministrazioni interessate di acquisire elementi di giudizio e di formulare le nomine con provvedimenti congrui e nei termini corretti. Tra sindaci, specialmente in contesti istituzionali di collegialità come quello previsto dalla nomina nei Consorzi di Bonifica, è necessaria la massima collaborazione e correttezza. E’ la prima volta che un sindaco si rivolge a un collega usando come strumento di confronto le pagine di un giornale, anziché il dialogo. Sono amareggiato e dispiaciuto. Mi auguro che, per il futuro, prevalga l’interesse istituzionale e la cura degli interessi della collettività sulle questioni di appartenenza politica”.