Autorizzazione impianto Recin, il Comune esprime il suo dissenso

16 novembre 2011 | 18:15
Share0
Autorizzazione impianto Recin, il Comune esprime il suo dissenso

Paliotta: “Ribadiamo ancora una volta il nostro parere negativo”

Il Faro on line – “L’Amministrazione comunale esprime il suo dissenso rispetto alla decisione della Conferenza dei Servizi di concedere altri due anni di autorizzazione all’impianto Recin ai Monteroni”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta, è intervenuto sull’esito della Conferenza che si è svolta nei giorni scorsi alla Provincia di Roma sull’approvazione del progetto presentato dalla Recin per il rinnovo dell’autorizzazione dell’impianto di smaltimento inerti e verdi.
“Ribadiamo ancora una volta – ha proseguito Paliotta – come, del resto, è stato già deliberato dal Consiglio comunale il nostro parere negativo. La zona dove sorge l’impianto è non è compatibile rispetto alla eccessiva vicinanza delle abitazioni. e questa tesi è supportata dall’analisi della valenza sia agricola che ambientale del sito dei Monteroni. L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di mantenere inalterata una porzione di territorio comunale ad integrale vocazione agricola ed agrituristica. Sempre in quella zona, inoltre, ci sono diverse aziende agrituristiche ed importanti siti archeologici e culturali mentre nelle immediate vicinanze, numerose abitazioni alcune delle quali a meno di cento metri. Quell’impianto, inoltre, era sorto solo per esigenza di emergenza in vista di una delocalizzazione dello stabilimento in aree limitrofe sia del territorio di Ladispoli che di altri comuni. Ed è proprio in quest’ottica che il comune di Ladispoli, per dare modo all’azienda di trovare un sito idoneo, aveva dato la sua disponibilità ad una proroga di autorizzazione alla Recin per 4 mesi. Abbiamo in corso contatti con i comuni limitrofi di Cerveteri e Santa Marinella – ha concluso Paliotta – e stiamo valutando delle ipotesi di area idonea  alla tipologia d’impianto con una ubicazione che rispetti la normativa e sia il più lontano possibile dalle abitazioni”.