“Aquisizione area ex vetreria, un atto dovuto”

Il Faro on line – “È arrivato il momento che Il sindaco Raimondi si assuma le responsabilità del suo fallimento sulla questione dell’area ex Avir. Dopo i reati di lottizzazzione abusiva commessi dalla proprietà dell’area, che il sindaco ha difeso a spada tratta fino a ieri, oggi ha il coraggio di affermare che il procedimento di riacquisizione dell’area è avvenuto per sua gentile concessione e per meriti della sua amministrazione. È ovvio che le cose non stanno così”. L’invito a buttare giù la maschera è rivolto al sindaco dal coordinatore cittadino del Pdl Cristian Leccese e dai consiglieri comunali Luigi Coscione (capogruppo) e Pasquale Ranucci.

I tre esponenti pidiellini spiegano, infatti, che “Il procedimento di riacquisizione dell’area dell’ex vetreria è un atto dovuto per le norme nazionali sui reati di lottizzazione edilizia abusiva ed il sindaco non poteva fare diversamente”. Anzi, incalzano il primo cittadino per non aver vigilato (o ne era consapevole?) sugli uffici comunali competenti: “Cosa ha fatto il sindaco l’anno scorso allorquando il dirigente dell’ufficio tecnico ha espresso parere favorevole ai 22 frazionamenti dell’area ex vetreria? Non ha sentito suonare il campanello d’allarme? È proprio da quel frazionamento e da qualche denuncia che la macchina giudiziaria si è messa in moto per giungere a scoprire il reato di lottizzazione abusiva”.

Ma sentendosi alle strette, ecco che il sindaco si inventa la storiella dal titolo: “la riacqusizione dell’area è un atto di libertà”. “Più che libertà – concludono i tre esponenti pidiellini – il suo è stato un atto di costrizione. Raimondi la smetta di raccontare favole ai cittadini e si assuma la responsabilità della sua mala gestione di questa vicenda e più in generale della cosa pubblica: la città di Gaeta è in ginocchio”.