Coca e hashish da Napoli al litorale romano, 23 arresti

22 novembre 2011 | 00:30
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Coca e hashish da Napoli al litorale romano, 23 arresti

Operazione dei carabinieri tra il Lazio e la Campania

Il Faro on line – Sono 23 al momento gli arresti eseguiti dai carabinieri del gruppo di Ostia disposti dalla Direzione Distrettuale antimafia di Roma che ha emesso 24 ordinanze di custodia cautelare per una organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, hashish e cocaina, e alla produzione e allo smercio di materiale contraffatto. Con una indagine, partita nel dicembre del 2006, i carabinieri della capitale sono risaliti a una organizzazione che, radicata nel territorio di Ladispoli, sul litorale romano, grazie ai contatti con clan camorristici partenopei, in particolare quello ‘Sarno-Mazzarella’, era in grado di approvvigionarsi di droga che poi smerciava sia nella capitale che nella provincia. I carabinieri hanno compiuto 11 arresti a Napoli, 7 nella capitale, di cui due appartenenti alla nota famiglia dei Casamonica, gia’ detenuti in carcere, e sei nel territorio di Ladispoli. “L’inchiesta consente di far luce – ha sottolineato il procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo – su un’organizzazione che, partendo dallo spaccio di sostanze stupefacenti, ha poi rinvestito i guadagni su altre attivita’ illecite come quella della contraffazione. Si tratta di soggetti di origine campana e non solo, che hanno trovato nella zona di Ladispoli un habitat tale da diventare la base logistica per organizzazioni criminali superiori”.
“Roma non e’ sotto il controllo della camorra – ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, il colonnello Mezzavilla – si tratta di famiglie originarie della Campania, ben radicate nel territorio di Ladispoli che, pero’, hanno mantenuto rapporti con le organizzazioni napoletane”. Nel corso delle indagini sono stati compiuti diversi sequestri di droga. In particolare, 50 chili di hashish sono stati sequestrati in un garage nel quartiere Trionfale della capitale, mentre diversi quantitativi di cocaina sono stati sequestrati nella zona di Ladispoli. La banda commercializzava poi attrezzature da lavoro, materiale destinato all’edilizia, prodotti in Cina e provenienti da Napoli i quali venivano venduti nei mercati della capitale con etichettatura falsificata. Le indagini hanno accertato anche episodi di estorsione e di usura compiuti ai danni degli appartenenti alla stessa organizzazione per riscuotere i crediti.