Antimafia: il Comune di Nettuno si costituisce parte civile

24 novembre 2011 | 18:00
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Antimafia: il Comune di Nettuno si costituisce parte civile

Leonetti: “Necessaria una sinergia istituzionale per contrastare le infiltrazioni criminali”

Il Faro on line – “Il fenomeno di infiltrazione mafioso da anni minaccia il litorale a sud di Roma – dichiara il Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Roma, Sabatino Leonetti – penalizzandone lo sviluppo sia dal punto di vista sociale che economico e culturale e reca grave danno all’immagine stessa delle città e delle Istituzioni. Per questo – continua il Vice Presidente – la Provincia di Roma ha posto in essere, già da tempo, importanti iniziative di contrasto alle mafie, come la costituzione di parte civile nei processi per mafia che riguardano i comuni della nostra provincia, approvando ad unanimità lo scorso 29 luglio una mozione della quale sono stato primo firmatario. Inoltre il 4 novembre 2011 il Consiglio Provinciale di Roma ha anche approvato la delibera che sancisce la costituzione della Consulta provinciale Antimafie, uno strumento di supporto aperto a tutti i 121 Comuni della Provincia”.

“E’ necessaria una forte sinergia istituzionale tra i diversi enti territoriali – prosegue Leonetti – per contrastare adeguatamente le cosche criminali che attanagliano parte del nostro territorio provinciale. Un concreto esempio da seguire è quello della Città di Nattuno – dichiara il Vice Presidente Leonetti – costituitasi, da pochi mesi, parte civile nel procedimento penale conosciuto come “Processo Sfinge”, riguardante numerosi affiliati del clan camorristico dei Casalesi”.

“Per questo è mio dovere rivolgere un sentito plauso di congratulazione al Sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta, e a tutta la sua Giunta – conclude Leonetti – per l’importante decisione assunta a tutela degli onesti cittadini, degli imprenditori e dei commercianti che spesso si trovano ad essere, loro malgrado, vittime del diabolico meccanismo del racket, dell’usura e delle attività criminose, e che in questo caso possono trovare dalla loro parte, oltre alle importanti associazioni di categoria, anche il proprio Comune”.