Il Pd: “Rinunciare in Consiglio a sterili contrapposizioni”

29 gennaio 2012 | 03:47
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Il Pd: “Rinunciare in Consiglio a sterili contrapposizioni”

I temi della sicurezza e della legalità sono sempre più delle emergenze nel nostro territorio

Il Faro on line – “I temi della sicurezza e della legalità sono sempre più delle emergenze nel nostro territorio”. Ad affermarlo è il segretario dell’Unione Pd do Anzio, Ivano Bernardone. “Si ripetono autorevoli denunce ed allarmi – prosegue – sia per il rischio di contaminazione del nostro tessuto socio economico da parte delle organizzazioni criminali sia per il ripetersi di episodi di scippi e rapine a danno di indifesi cittadini. Il territorio del nostro Comune appare ai più sempre meno presidiato dalle forze dell’ordine, anche a causa dell’enorme espansione dell’edificato che ha sconvolto l’assetto dei quartieri rendendo sempre più difficile e complicato il controllo della città e vane le spese che anche il Comune di Anzio sostiene per la sicurezza dei cittadini. E’ pertanto necessario predisporre con urgenza un piano di interventi coinvolgendo tutte le Istituzioni preposte a garantire la sicurezza dei residenti affinché gli episodi di criminalità denunciati non divengano un altro dei mali cronici di cui soffre la nostra città.

La Segreteria dell’Unione Comunale del Partito Democratico di Anzio richiede a tutti membri del Consiglio Comunale di rinunciare a contrapposizioni sterili e di assumere una forte e urgente presa di posizione sul serio problema della sicurezza del territorio considerando peraltro che la grave situazione economica del paese si teme comporterà ad un aumento della criminalità.
Aumentare il livello di sorveglianza e di tutela è una stringente necessita ed in tale direzione potrebbero rivelarsi utili: presidi di polizia municipale aperti fino alle 20 nelle zone di maggiore densità residenziale, con l’apporto eventuale della polizia provinciale (Anzio Centro, Falasche, Lavinio Stazione); una centrale operativa comunale in funzione nelle 24 ore in collegamento con quelle delle Forze dell’Ordine statali,in particolare Carabinieri e Polizia; rafforzamento della vigilanza sul territorio attraverso l’istituzione del “vigile di quartiere”; protocollo di collaborazione con gli Istituti di Vigilanza presenti sul territorio, specie per il servizio notturno e con le associazioni di volontariato che a vario titolo operano sul territorio e possono contribuire a presidiarlo; verifica accurata del servizio di videosorveglianza con telecamere esistente per razionalizzarne la spesa e potenziarne l’efficacia”.