L’Inps smantella i servizi, insorge l’Idv

29 gennaio 2012 | 04:11
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L’Inps smantella i servizi, insorge l’Idv

Prevista la soppresione dell’Agenzia di Produzione

Il Faro on line – Riceviamo e pubblichiamo. “L’Italia dei Valori di Anzio, letta la Circolare Inps n. 129 del 1/10/2010, con la quale si sopprime definitivamente l’Agenzia di Produzione di Anzio e la si sostituisce con un Punto Inps, abilitato ai soli servizi di prima accoglienza ed a ciclo chiuso, non comprende i motivi per i quali un territorio così densamente popolato, che conta oltre 120 mila abitanti, in forte espansione demografica, debba vedersi privato di un ufficio pubblico di primaria importanza come l’Inps, quando, Albano Laziale, Velletri, Palestrina, che sono rimaste Agenzie di Produzione, o Pomezia, che è diventata addirittura Agenzia Complessa, pur gestendo diversi comuni, non raggiungono la popolazione residente nei comuni di Anzio e Nettuno.

La circolare n. 146 del 11/11/2011, attuando il Nuovo Regolamento per il decentramento territoriale dell’Istituto, fissa alcuni parametri per l’istituzione di una nuova Agenzia e sono: popolazione residente, almeno di 28.000 abitanti, popolazione attiva 18.000, pensioni in essere 5.000 e distanza del Comune dalla struttura Inps più vicina, non superiore ai 10 km.
E’ lapalissiano che, Anzio e Nettuno, oltre a soddisfare abbondantemente tali requisiti, distano, dalle Agenzie più vicine, ossia Pomezia e Albano, oltre 30 km.

La Circolare Inps n. 119 del 14/9/2011, inquadra il Punto Inps, citiamo testualmente: «… una struttura “leggera” che può inserirsi in tessuti a bassa complessità territoriale…». La descrizione, non rispecchia assolutamente la realtà in questione.

Per quale motivo è stata operata quest’inspiegabile disparità di trattamento, che penalizza così pesantemente i cittadini del territorio? Per quale motivo, invece di potenziare l’Agenzia di Produzione preesistente, si è proceduto al suo sistematico smantellamento?

Solo qualche anno fa, l’Agenzia di Produzione di Anzio, gestiva la quasi totalità dei prodotti Inps e contava alle sue dipendenze, 19 impiegati. Offriva sportelli dedicati, come nelle altre sedi ed agenzie, e rispondeva alle esigenze del territorio con assoluta puntualità. Ad oggi, l’ormai ex Agenzia, ridotta a 6 impiegati e destinata ad un’inevitabile ulteriore diminuzione, è ormai al collasso ed è del tutto incapace di far fronte alla giustificata collera di un utenza al limite della sopportazione, obbligata ad attendere tempi inaccettabili per ottenere diritti acquisiti.

Il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, conta di scrollarsi la responsabilità della perdita dell’Agenzia sul suo territorio, adducendo la scusa, ormai tediosa, di aver offerto all’Inps locali idonei ad ospitare gli uffici, tralasciando totalmente l’aspetto fondamentale del problema: i prodotti in gestione ed il numero di dipendenti assegnati. E’ evidente che il rilascio di tali locali, opportunamente ristrutturati ed attrezzati, presuppone che  egli fosse a conoscenza del progetto dell’Inps di sopprimere l’Agenzia e di sostituirla con un punto avanzato collocato nei locali da lui forniti, con uffici per 6 impiegati e relativa sala d’aspetto. Quanti prodotti, il Sindaco Bruschini, pensava che avrebbero potuto gestire 6 impiegati, oltre ad una sportelleria che prevede l’apertura di due sportelli giornalieri, il giovedì tre per i Patronati, per cinque giorni consecutivi, più uno pomeridiano?

Tornando a citare la Circolare 119 del 14/9/2011, che propone il Punto Inps come una struttura in grado di realizzare maggiori economie di spesa, l’Italia dei Valori di Anzio rappresenta tutto il suo dissenso e si schiera al fianco dei cittadini del territorio, per denunciare l’ingiustizia di tale operazione, che obbliga, ancora una volta, a far pagare alle fasce più deboli il prezzo di una crisi che non ha mai contribuito a creare.

L’Italia dei Valori di Anzio, non potendo ignorare il gravissimo danno arrecato ai cittadini, intima al Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, di intervenire tempestivamente presso i massimi vertici dell’Inps al fine di ottenere la restituzione dell’Agenzia di Produzione preesistente”.