Fare Verde, bilancio positivo per “Mare d’Inverno”

1 febbraio 2012 | 00:30
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Fare Verde, bilancio positivo per “Mare d’Inverno”

Tra i rifiuti più gettonati, mozziconi di sigaretta, bottiglie, scarpe e contenitori in plastica

Il Faro on line – Grande successo per la XX edizione de “Il Mare d’Inverno”, l’iniziativa organizzata dall’associazione ambientalista Fare Verde che ha come obiettivo riportare al centro dell’attenzione la necessità di ridurre i rifiuti e riciclarli più possibile. Tutti gli intervenuti visto il clima rigido della mattinata sono stati accolti da un buon cioccolato caldo e pizzette offerte dal direttore de “La Coccinella” Francesca Lazzeri, e da cioccolatini, caramelle e biscotti offerti da Romeo Quintiliani presidente dell’associazione “Insieme”. Quindi, dopo una calda ed inaspettata colazione comunitaria si è dato ufficialmente via alla ventennale edizione della manifestazione, armati di guanti, sacchi e retini. Attorno alle 11.30 i primi rientri alla base, con grossi sacchi stracolmi di tutto e di più. Dall’immancabile plastica sotto tutte le forme ad oggetti che non si capisce come siano arrivati in spiaggia. Il palmares per l’oggetto dell’anno l’ha vinto chi ha abbandonato in spiaggia un tavolaccio da pittore, un tavolo componibile di almeno tre metri, normalmente usato dai pittori edili per la preparazione della carta da parati. 

“Le discariche devono essere considerate per quello che sono: l’ultima soluzione possibile per i rifiuti che non si riescono a eliminare o riciclare. – afferma Walter Augello responsabile locale di Fare Verde – Nuovi inceneritori, in un ciclo virtuoso dei rifiuti, sarebbero inutili. L’operazione di pulizia promossa da Fare Verde è stata l’occasione per informare i cittadini sulle possibilità di riduzione dei rifiuti, grazie a un volantino che conteneva informazioni sul ciclo dei rifiuti e alcuni consigli utili per ridurli a partire dall’acquisto.”

“Siamo soddisfatti per la grande partecipazione – ha continuato Augello – ogni anno sono sempre di più le associazioni ed i singoli cittadini che aderiscono alla nostra iniziativa, colgo l’occasione per ringraziare Francesca Lazzeri direttore de La Coccinella, Riccardo Oliva Presidente dell’associazione Memento Naturae, Romeo Quintiliani presidente dell’associazione Insieme, Matteo Barone presidente dell’associazione Natural-Mente, i ragazzi dell’associazione 2punto11 e della Giovane Italia di Ladispoli, Pierluigi Sanchini responsabile locale dell’Asi Francesca Radicchi, Daniele Marini e Matteo Barone neo eletti nel consiglio comunale dei giovani, e tutti quei cittadini che sono venuti ad aiutarci”

“Quest’anno – conclude il responsabile di Fare Verde –  abbiamo colto l’occasione per toccare un altro tema che ci sta particolarmente a cuore, la vita del Parco di Palo Laziale, abbiamo affisso all’ingresso del parco pubblico uno striscione con scritto “Il bosco sta morendo salviamolo!”, tanto per ricordare ai nostri amministratori la situazione in cui versa il nostro polmone verde, sperando che questa volta recepiscano il messaggio di allarme.”

 I volontari di Fare Verde come ogni anno, hanno colto l’occasione per fare una specie di hit-parade dei rifiuti per dimostrare che sulle spiagge ormai si trova di tutto ed è dovere dei cittadini e delle pubbliche amministrazioni cooperare per tenerle pulite. Tra i più gettonati i mozziconi di sigaretta, bottiglie (in plastica e in vetro), scarpe,  contenitori in plastica e in polistirolo, batterie e copertoni per auto, bombolette spray il tutto raccolto in una quarantina di sacchi.

“Un ulteriore dato non ci aspettavamo proprio di trovarlo – spiega Riccardo Oliva, presidente di Memento Naturae –  un centinaio ma forse anche oltre di cartucce di fucile disseminate soprattutto verso Marina di San Nicola, tra la zona dell’area protetta WWF e vicino ai resti del bunker. Il perché di tutti questi proiettili inquinanti non possiamo affermarlo con certezza anche se ci sono sospetti piuttosto evidenti. Intanto iniziamo il sondaggio e proviamo ad accendere quella meno fantasy: bracconieri che sparano contro i volatili vicino alle aree protette? o pseudo-pescatori che “sparano” ai pesci? Cerchiamo di andare a fondo – conclude Oliva – e amplifichiamo tramite i nostri canali di diffusione per capire meglio cosa succede e che cosa non si conosce a Ladispoli”.