Coste e porti del lazio, aspettando il “Piano”

8 marzo 2012 | 15:00
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Coste e porti del lazio, aspettando il “Piano”

In attesa della presentazione ufficiale, alcune anticipazioni sulle linee guida del nuovo strumento voluto dalla Regione

Il Faro on line – La scorsa settimana nella sede della Regione Lazio  sono state presentate le Linee guida per la redazione del nuovo Piano dei Porti e delle Coste del Lazio. Ad illustrare lo studio, elaborato dalla Giunta regionale, la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e l’assessore regionale alle Politiche per la Mobilità e il Tpl, Francesco Lollobrigida. Uno studio approfondito del sistema portuale laziale per individuare scenari ed obiettivi, e soprattutto per rilanciare il territorio. Le Linee Guida si compongono di circa duecento pagine di analisi del territorio, elaborazione di dati, riferimenti normativi, mappe, grafici, prospettive, che tengono conto delle nuove esigenze che si sono affermate negli ultimi anni. In attesa della presentazione ufficiale abbiamo cercato di capirne di più, se non altro per fornire ai nostri lettori spunti di riflessioni e temi da discutere. Per la verità siamo ancora sullelinee generali, ma comunque qualcosa in più è saltato fuori.

L’azione si muove su due binari: fornire un quadro di riferimento certo e condiviso garantendo uno sviluppo sostenibile della nostra costa. Per questo lo studio, elaborato da un gruppo di lavoro interassessorile interno alla Regione Lazio, coordinato dalla Direzione Trasporti – Area Porti e Trasporto Marittimo si è incentrato su alcune tematiche fondamentali: l’inquadramento urbanistico e ambientale dell’assetto territoriale delle coste laziali e dei porti; la valenza economica, e turistica in particolare, delle località del litorale; l’interazione con i porti di competenza dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta; la mobilità marittima, viaria e ferroviaria.

Lo studio vuole inoltre fornire elementi utili per avere una visuale ed una prospettiva di sviluppo a 360 gradi delle diverse problematiche che interessano il litorale, incluse quelle turistiche ed infrastrutturali. Le Linee guida vogliono dare quindi delle prime ed importanti indicazioni sulla possibile localizzazione delle future infrastrutture portuali in genere e per la nautica da diporto in particolare, in armonia con la vocazione del territorio, con l’ambiente, per una equilibrata e sostenibile evoluzione nei prossimi anni della portualità nel Lazio.

Il Piano sarà sottoposto a tutte le procedure normative, sulla base anche di quanto prevedono le direttive europee, come la Valutazione ambientale strategica (VAS), la quale vuole garantire l’integrazione tra le questioni ambientali e i Programmi e i Piani, come quelli urbanistici, idrogeologici, turistici. Con la Vas i Comuni potranno adeguare la pianificazione territoriale di competenza, propedeutica alla corretta integrazione del porto con il proprio assetto urbanistico. Nel rispetto inoltre di tutti gli aspetti legati alla sicurezza e a una piena ed effettiva accessibilità.

Nell’elaborazione delle Linee Guida è stato ritenuto più funzionale dividere il territorio regionale in 3 macroaree, ognuna con una propria vocazione, all’interno delle quali vengono evidenziati punti di forza, opportunità, debolezze e rischi. Abbiamo quella a Nord Montalto di Castro – Cerveteri; la macroarea centrale Ladispoli-Nettuno e quella a Sud: Latina-Minturno-Isole.

L’obiettivo è creare un circuito portuale che affermi ancora di più, all’interno del  Mediterraneo, il ruolo del sistema Lazio considerando inoltre la sua collocazione geografica quale regione al centro dei traffici e degli scambi nazionali e internazionali.

Marco Staffiero