“Lavoriamo per una democrazia reale e partecipata”

8 marzo 2012 | 00:49
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“Lavoriamo per una democrazia reale e partecipata”

Stefanelli al tavolo con i sindacati. “Ci proponiamo con spirito di servizio”

Il Faro on line – “Insieme per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità”. È questo il concetto chiave emerso nel corso del vertice che si è tenuto nella giornata di ieri tra il candidato a Sindaco per il Comune di Minturno Gerardo Stefanelli e i rappresentanti locali e provinciali delle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL.

“La nostra volontà è quella di costruire un programma partecipato – ha ribadito in apertura Stefanelli – partendo certamente dai nostri capisaldi, per poi plasmare e completare la proposta alla luce dei temi che nascono dal confronto diretto con le realtà territoriali e socio-economiche. Un percorso che parte dalla necessità di ascoltare situazioni concrete, ponendo le basi di un futuro possibile attraverso la reale partecipazione delle persone”.

Un vertice, quello di ieri, apprezzato all’unanimità da tutti i presenti, cui ha fatto parte l’intera coalizione che sostiene la candidatura di Gerardo Stefanelli.
Molti gli spunti sui quali si è discusso nel corso del dibattito. Tra questi, il sociale: “Fondamentale è il concetto di sussidiarietà tra pubblico e privato, creando reti di valore – ha detto Stefanelli – Questo atteggiamento sarà la stella polare che ci guiderà per creare il giusto senso di appartenenza alla comunità. Interverremo nel prevenire fenomeni di emarginazione sociale ed economica, ci faremo promotori di uno sportello anti-usura e metteremo in campo strategie di intervento a contrasto della povertà, in sinergia con associazioni e parrocchie”.  

Altro capitolo essenziale, quello relativo alla questione degli anziani. In risposta alle considerazioni avanzate dai rappresentanti sindacali, Stefanelli si è così espresso in merito: “Minturno ha un elevato tasso di invecchiamento, ed è l’unico Comune della provincia a non disporre di un Centro Anziani, senza contare l’annosa questione della Residenza per Anziani. Oggi, questa fascia di popolazione minturnese – ha spiegato – vive in assenza di una sanità calibrata sulle sue necessità. Sono già intervenuto personalmente, e continuerò a farlo, nella promozione di servizi alla terza età, con il contributo dell’Assessorato regionale alle Politiche Sociali. Tra questi, abbiamo già attivato i Corsi di Ginnastica Dolce per gli over 60. Altri progetti in cantiere sono i corsi di telemedicina, strumento per migliorare l’assistenza agli anziani, e la “Banca del Tempo Libero”, dove ognuno può mettere a disposizione le proprie capacità e creatività”.

Tema relativo al turismo. “Minturno deve cambiare la propria concezione di ospitalità – ha precisato Stefanelli – e lo può fare investendo nella sua vera vocazione turistica, il turismo per famiglie. È necessario incentivare l’offerta integrata a valenza culturale, ambientale, sportiva, gastronomica, attraverso la valorizzazione della nostra maggiore risorsa: il mare. Per far questo, si dovrà certo recuperare e mantenere un’immagine di qualità del patrimonio, avviando una concreta azione di contrasto al fenomeno degli scarichi abusivi sul litorale. Inoltre, nei nostri intenti, c’è la volontà di concedere leve fiscali e tributarie agli stabilimenti balneari per l’apertura extra-stagionale, con progetti di inserimento riservati ai giovani”.

In merito alla sfida di amministrare nel segno del bene comune, Stefanelli ha fatto quadrato: “Cambiare il modo di amministrare la cosa pubblica non è impossibile ma richiede partecipazione, rispetto della dignità personale, della professionalità, lavorando con strumenti e locali adeguati – ha spiegato – Tutto questo oggi non è assicurato”. “Dobbiamo innanzitutto ricordare sempre – ha poi concluso Stefanelli – che i nostri datori di lavoro sono i cittadini”.

Altri temi all’ordine del giorno discussi nel corso del vertice di ieri: l’obsolescenza degli attuali strumenti di pianificazione territoriale; l’incentivazione dell’occupazione giovanile; la mancanza di spazi pubblici di aggregazione e condivisione; la necessità di una società di trasporto pubblico secondo logiche comprensoriali; l’abbattimento del digital divide; lo sviluppo del protocollo informatico della PA a vantaggio della trasparenza.