“No al porto turistico a Ladispoli, sì al porto peschereccio”

18 marzo 2012 | 04:05
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“No al porto turistico a Ladispoli, sì al porto peschereccio”

Presa di posizione del presidente dell’associazione “Il geco”

Il Faro on line – Riceviamo e pubblichiamo. “Si apprende con piacere che il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 16 marzo scorso, ha deliberato per la bocciatura e il definanziamento del porto turistico presso la città di Ladispoli, nell’area attigua a Torre Flavia. Da diverso tempo l’Associazione ha manifestato il proprio dissenso verso la realizzazione di quest’opera che, oltre a non rappresentare una priorità per la città, appare come una captazione di risorse da destinare a imprese di costruzione, oltre che un’opportunità per i proprietari delle aree destinate a ospitare il porto turistico. Nel frattempo, nella nostra città, abbiamo assistito al graduale abbandono e insabbiamento del porto peschereccio denominato “porto pidocchio” e al trasferimento forzato in altra sede dei pescatori locali, senza che si sia mai prodotto alcun intervento serio, a parte i soliti caroselli in campagna elettorale, peraltro consistenti nelle solite costose operazioni di dragaggio a favore della solita impresa locale, con effetti scarsi e limitati nel tempo, come la storia recente dimostra.La città di Ladispoli non ha bisogno di un porto turistico, né del traffico di interessi e capitali che ciò comporterebbe. Ha invece bisogno di un vero porto peschereccio che rispetti la naturale vocazione della città e della sua storia, piuttosto che l’imitazione e la duplicazione di strutture già esistenti in località vicine come Fiumicino e Civitavecchia. Per questa ragione si invita il Comune, dopo il “fortunato” fallimento dell’iniziativa del porto turistico, a non intraprenderne un’altra analoga, per la realizzazione di un porto simile, anche se collocato in area diversa, ma di destinare l’impegno dell’Amministrazione verso la ristrutturazione dell’attuale “porto  Pidocchio”.Evidenziamo che la realizzazione di un vero porto peschereggio, oltre a offrire opportunità di lavoro a nuovi cittadini, rappresenta una scelta di rispetto per il territorio costiero, peraltro prossimo a una palude (anch’essa purtroppo abbandonata) ed è un’opportunità per dare alla nostra città una vocazione turistica, anche con la valorizzazione di settori come la vendita diretta del pescato, ristorazione e la trasformazione. Certamente si tratta di attività i cui benefici sono diretti alla gente e quindi lontani dalla visione politica attuale che punta alla movimentazione di capitali e alla svendita del territorio. L’associazione il Geco, ribadisce quindi il sostegno per la  sistemazione “reale” e duratura” del porto peschereccio, in sostituzione di quello turistico”.
Firmato : il Presidente dell’Associazione il Geco, Santo Fabiano