Falsi riscossori di tributi, il Sindaco mette in guardia i cittadini

23 marzo 2012 | 15:37
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Falsi riscossori di tributi, il Sindaco mette in guardia i cittadini

De Fusco: “Invitiamo tutti a rivolgersi ai Carabinieri o all’Ufficio Tributi del Comune”

Il Faro on line – “Un atto grave e dannoso per il Comune di Pomezia e per tutti i cittadini e i commercianti della città”. E’ la reazione secca e dura del Sindaco Enrico De Fusco e dell’Assessore ai Servizi Finanziari Antonio Maniscalco dopo la segnalazione da parte della società Andreani Tributi, ditta che si occupa, per conto dell’Ente, dell’accertamento di eventuali evasioni tributarie (Tarsu, Ici, pubblicità e occupazione di suolo pubblico) “di presunte persone che, spacciandosi per incaricati dal Comune e dalla Andreani stessa, con tanto di tesserino di riconoscimento, visitano attività commerciali di Pomezia chiedendo impropriamente somme di danaro che partono da un minimo di venticinque euro”. 

“Sembrerebbe – dichiara l’Assessore Maniscalco – che ci siano persone che richiedono denaro ai commercianti spacciandosi per riscossori di tributi o addetti al recupero evasione. Si tratta di una truffa. I dipendenti della società Andreani addetti agli accertamenti tributari NON hanno l’incarico di riscuotere direttamente denaro, ma SOLO di verificare la regolarità o meno dell’avvenuto pagamento delle tasse, da parte di privati e imprese. Il pagamento non avviene MAI in maniera diretta, ma solo dopo ricevuta presso domicilio della cartella esattoriale di messa a ruolo ESCLUSIVAMENTE a firma del Comune di Pomezia”. 

“Invitiamo cittadini e commercianti – prosegue il Primo Cittadino – a rivolgersi immediatamente ai Carabinieri o all’Ufficio Tributi del Comune qualora si trovassero alla presenza di persone che, spacciandosi per dipendenti comunali o della società Andreani, chiedano soldi per sanare eventuali irregolarità o per pagare eventuali tributi. E’ una vera e propria truffa, immediatamente denunciata alle Autorità sia da parte dell’Ente che da parte della società stessa. Chi pensa di poter approfittare della buona fede di commercianti e cittadini, così come dell’Amministrazione comunale, oltre a commettere un reato grave, danneggia in modo consistente l’immagine della città e le casse comunali”.