Mercato Ortofrutticolo: riflettori accesi in Consiglio comunale

27 marzo 2012 | 17:17
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Mercato Ortofrutticolo: riflettori accesi in Consiglio comunale

Pasca: “E’ essenziale non subire i problemi, bensì sfruttare al meglio tutte le risorse a nostra disposizione

Il Faro on line – Seduta Pubblica Straordinaria del Consiglio comunale convocata per analizzare e discutere le prospettive del Mercato Ortofrutticolo di Fondi. In apertura, il presidente Marino ha chiesto all’assise di osservare un minuto di silenzio per commemorare la scomparsa di Michele Silvestri, 50° caduto italiano Morto in Afghanistan, e dei bambini ebrei di Tolosa vittime della violenza antisemita.Successivamente ha introdotto i lavori il Presidente della Commissione Attività Produttive Vincenzo Refini, che ha sottolineato l’importanza del Mercato Ortofrutticolo di Fondi quale volano fondamentale della nostra economia e realtà economica tra le maggiori della nostra regione.

“Scopo dell’incontro di oggi – ha dichiarato Refini – è di far conoscere la realtà MOF, analizzare i progetti portati a termine e illustrare quelli futuri, che determineranno lo sviluppo del Centro Agroalimentare. Il Consiglio comunale odierno è stato preceduto da una serie di incontri in Commissione Attività Produttive, da cui sono emersi utili spunti di riflessione per la discussione che stiamo per avviare”.

E’ toccato poi al Presidente della struttura di viale Piemonte, Michele Pasca Raymondo, entrare nel vivo dell’argomento con un’analisi sintetica ma efficace che ha consentito di fare il punto sulla questione MOF. Intervento che può essere così sintetizzato: “La Regione considera il MOF una delle realtà più significative del Lazio Sud per numero di occupati, indotto e quantitativo merci. A riguardo confermo l’impegno della Regione a sostenere le politiche di sviluppo di questa realtà. Il settore ortofrutticolo non è certamente in crescita, ha pertanto bisogno di un piano di rilancio e a tal fine è necessario guardare a modelli esterni per uscire da un localismo fine a se stesso e trovare soluzioni efficaci. Il Consiglio di amministrazione del MOF ha compiti di indirizzo nella gestione, oltre che di controllo della legalità. Di conseguenza buona parte di ciò che è necessario fare per il rilancio del Mercato spetta agli attori veri, che sono i concessionari”.

Per Pasca Raymondo diverse azioni devono essere avviate per invertire la crisi: ampliare la gamma di prodotti su cui viene esercitata l’attività mercantile, come floricoltura, vini, oli, lattiero-caseario, prodotti del territorio del Sud della regione; cercare di spingere l’attività del Mercato il più possibile a valle della semplice intermediazione proponendo prodotti interessanti per l’approvvigionamento della GDO – Grande Distribuzione Organizzata, ovvero quelli della cosiddetta IV e V gamma; trasmettere ai produttori i bisogni dei consumatori finali; operare la massima sinergia con le associazioni ortofrutticole sia nazionali che internazionali; espandersi su mercati più redditizi potenziando l’export; valorizzare al meglio le nuove tecnologie, sia nel campo dell’informazione che della comunicazione; sviluppare una necessaria integrazione con settori come il turismo.

“Molto è stato fatto in questi anni – ha affermato in conclusione – negli ambiti della qualità e tracciabilità e infatti il MOF è percepito dal consumatore come un marchio di garanzia. Ma molto possiamo ancora fare: certificare il prodotto, migliorare la formazione di personale e concessionari, aumentare la capacità organizzativa, indirizzarci verso un Mercato di prossimità ad ulteriore garanzia della freschezza dei prodotti commercializzati. Nessuno può negare il deficit infrastrutturale e di organizzazione tra produttori agricoli ma è essenziale non subire i problemi bensì sfruttare al meglio tutte le risorse a nostra disposizione”.

Successivamente l’AD della MOF SpA Enzo Addessi ha illustrato una serie di slide riepilogative sul Centro Agroalimentare con cenni storici e assetto societario, piani industriali del 1997 e 2005, dinamiche del mercato – che evidenziano la contrazione dei consumi agroalimentari del 14% su base nazionale dal 2000 al 2011 ed un parallelo aumento dei prezzi al consumo del 38% con una conseguente diminuzione del 39% dei quantitativi commercializzati nel medesimo periodo – e carenze infrastrutturali. I dati hanno tra l’altro evidenziato come il Mercato di Fondi abbia subito il minor depotenziamento (-21%) come numero di operatori rispetto alle più significative strutture nazionali (si va dal -38% di Verona al -69% di Genova). Tra le iniziative per lo sviluppo già attivate Addessi menzionato il contenimento dei costi di gestione, l’osservatorio per la protezione dei crediti commerciali, la partecipazione a rilevanti fiere internazionali come quella di Berlino, i progetti integrati di commercializzazione – come quello di filiera corta SìMOF, che attualmente conta 31 punti vendita dislocati nella regione, registrando un volume d’affari di circa 13.000.000 di Euro riguardo a prodotti interamente commercializzati nel Mercato di Fondi –, alla piattaforma logistica integrata centralizzata e refrigerata, attivata nel 2011, dove confluiscono i prodotti in uscita. I progetti da concretizzare elencati dall’AD della MOF SpA riguardano la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’insediamento dello Sportello Agricolo di Zona (SAZ) nel Centro Direzionale nel prossimo mese di Aprile, il progetto – in avanzata fase di sviluppo – del trasferimento del Commissariato di Polizia di Fondi all’interno della struttura di viale Piemonte, che assicurerà un’importante funzione di tutela su potenziali tentativi di insediamenti di dubbia legalità, i progetti mirati di integrazione commerciale tra operatori e GDO e tra operatori e dettaglianti, la diversificazione dei prodotti venduti.Numerosi gli interventi dei Consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza. Tra di essi, Giorgio Fiore ha messo in risalto la necessità dell’export come importante canale di sbocco per l’agricoltura ed il commercio, di una linea comune con il porto di Gaeta, di collegamenti viari e ferroviari adeguati – proponendo uno scalo merci all’interno del Mercato – così come dell’utilità di un vicino aeroporto.Bruno Fiore ha rimarcato la sottovalutazione da parte delle associazioni di categoria dei mutamenti del settore, chiedendo un forte impegno in merito all’ampliamento delle categorie merceologiche da commercializzare, come la possibilità di vendere nella struttura di viale Piemonte i prodotti ittici del lago di Fondi, tra cui il cefalo calamita. Altresì è stata da lui rimarcata la scarsa valorizzazione del settore della produzione nelle scelte delle strategie di sviluppo del MOF.Biagio Coppa ha evidenziato come il MOF sia egregiamente rappresentato dal Presidente e dal suo Vice a livello europeo ed accademico: «Il mondo agricolo, che vive un significativo cambiamento, deve essere capace di competere sui mercati a livello globale e va pertanto sostenuto dal punto di vista istituzionale. A conferma dell’impegno della Presidente Polverini a favore dell’agricoltura, voglio sottolineare come la Regione Lazio sia riuscita a mettere a disposizione del mondo agricolo il 45% delle risorse comunitarie, erogando ben 71 milioni di Euro nel settore per un totale di 6.000 progetti. L’attenzione notevole a livello regionale è evidente con i PSR – Piani di sviluppo regionale e con la semplificazione burocratica e dell’accesso al credito. Non rappresentano certo dei punti di arrivo ma di partenza, poiché si tratta di procedure appena avviate. E’ comunque indubbio che si debba agire sulla formazione dei produttori”.

Il Presidente Pasca Raymondo è intervenuto nuovamente per rilevare come si possa fare ben poco per sostenere le sfide future senza una protezione nazionale ed europea, informando i presenti del suo attivismo nel sottoporre costantemente all’attenzione della Regione Lazio la questione MOF. Ha poi affrontato la questione del Porto di Gaeta, cruciale per futuri sbocchi commerciali, analizzando i punti critici da sciogliere: il ruolo attivo dei produttori e delle cooperative se si vuole affrontare il mercato mondiale, il rafforzamento delle potenzialità del territorio, la programmazione delle colture, la trasformazione del prodotto. Sui prodotti importati dall’estero egli ha garantito un controllo reale e costante per quanto riguarda i residui di fitofarmaci, scongiurando pertanto problemi di origine sanitaria sui prodotti, invitando infine tutte le attività economiche a modernizzarsi, considerato anche che l’utilizzo delle nuove tecnologie non è ancora molto diffuso.

Il Consigliere Sergio Gentile ha riflettuto anche sull’azione discriminatoria da parte di alcuni mass- media, che probabilmente ha contribuito ad una ulteriore penalizzazione del sistema MOF, osservando come molti operatori non abbiano compreso in tempo l’evoluzione del sistema commerciale, invitando infine a studiare l’effettiva possibilità di commercializzazione di ulteriori prodotti per favorire un rilancio del Mercato.Punti sui quali si è poi soffermato anche l’Assessore alle Attività Produttive Onorato De Santis, che ha richiamato tutti gli attori a compiere “scelte che dovranno fornire un contributo il più adeguato possibile affinché il Centro Agroalimentare di Fondi possa affrontare nella maniera più opportuna le sfide del futuro. Di un futuro che possiamo definire ormai prossimo venturo, poiché lo stato delle cose non consente di dilazionare eccessivamente i tempi ed esige riflessioni accurate che si traducano in proposte efficaci ed in una concreta azione di pianificazione e di stimolo”.

De Santis ha invitato ad avere più fiducia e maggior lungimiranza, ad operare critiche oculate e costruttive e ad un costante sostegno istituzionale: “Sono queste le chiavi, a mio avviso, per far sì che il MOF e tutto il suo indotto possano guadare con fiducia alle prossime sfide commerciali, con benefici diffusi su tutta l’economia comprensoriale”.

Nel suo intervento il Sindaco Salvatore De Meo ha voluto evidenziare come il dibattito di Consiglio potrà essere certamente utile per approfondire alcuni concetti in merito all’attività del MOF ed al suo futuro: “Nella sua introduzione il Presidente Pasca Raymondo ha messo in evidenza alcuni punti critici su cui lavorare. La sua relazione rappresenta una, sia pur sintetica, fotografia delle criticità, con elementi di autocritica da parte della società di gestione, considerando peraltro fisiologica una percentuale di errore nell’operato di chi amministra. E’ evidente la presenza di fattori esterni come il deficit infrastrutturale, che penalizzano pesantemente lo sviluppo del MOF. Ed è indubbio che al boom economico durato oltre un ventennio non ha corrisposto una adeguata evoluzione d’impresa. Bisogna ora dimostrare la capacità di saper cogliere i validi spunti scaturiti dal dibattito. Il Presidente ha rappresentato in questa sede l’impegno diretto della Regione Lazio, che ritiene il MOF una risorsa del nostro territorio, dell’intera regione e della stessa nazione. Mi farò carico di riferire alla Presidente Polverini l’esito di questo dibattito, per l’importanza che il tema riveste non solo in ambito territoriale. Nel corso delle audizioni in Commissione ci siamo aperti all’ascolto delle associazioni di categoria, che hanno esposto le varie criticità. Il problema della crisi del settore e del nostro Mercato è talmente articolato che necessita di essere affrontato anche in futuro, accogliendo la disponibilità del Presidente Pasca Raymondo a ritornare in Consiglio comunale per riprendere l’analisi dei temi affrontati oggi. Desidero concludere con un auspicio di ottimismo, affinché tutte le attività prospettate possano trovare attuazione, sapendo cogliere l’evoluzione velocissima che il mercato della distribuzione sta vivendo. Chiedo dunque all’AD Addessi di tenere in seria considerazione tutti gli spunti scaturiti da questo Consiglio e di impegnarsi a nome di tutta la dirigenza nel dare risposte concrete riguardo alla tematica affrontata. La realtà rappresentata dal MOF è importante per le Istituzioni quanto per i diretti protagonisti, e così deve essere anche in futuro per contribuire, ciascuno per le proprie competenze, a far sì che la struttura si riconfermi quanto prima leader a livello nazionale ed internazionale”.

Prima delle puntualizzazioni in merito ai quesiti a lui rivolti durante lo svolgimento dei lavori, Enzo Addessi ha stigmatizzato – definendola una mancanza di stile – il graduale abbandono dell’Aula da parte di molti Consiglieri di minoranza, i quali avevano chiesto con insistenza la convocazione della massima assise cittadina al fine di discutere delle problematiche del Centro Agroalimentare. Al momento delle articolate osservazioni conclusive dell’AD della MOF SpA erano infatti presenti nella Sala conciliare solo tre rappresentanti dell’opposizione consiliare. Al termine del suo lungo intervento Addessi si è così espresso: “È indubbiamente in crisi il sistema operativo del MOF che ha fatto la fortuna degli operatori per 30 e più anni. La nostra colpa è di non aver saputo aprire canali alternativi per garantire, in anticipo sui tempi, nuovi sbocchi commerciali. Mi assumo certamente le responsabilità per non essere riuscito in qualità di Amministratore Delegato a far comprendere agli operatori l’importanza di questo necessario cambiamento ma sono ottimista sulla possibilità di far ritornare il MOF protagonista”.