Pesca a strascico in zona vietata, bloccati tre motopescherecci

10 aprile 2012 | 15:00
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Pesca a strascico in zona vietata, bloccati tre motopescherecci

In azione il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia nelle acque di Anzio

Il Faro on line – Nel corso dell’attivita’ di vigilanza predisposta dal reparto operativo aeronavale di Civitavecchia, volta alla tutela e la salvaguardia del patrimonio ittico e delle risorse biologiche marine lungo il litorale laziale, condotta dalle unita’ navali della stazione navale di Civitavecchia, l’equipaggio del guardacoste “G.98 Feliciani”, in navigazione nelle acque antistanti Anzio ha sorpreso, nelle prime ore della mattinata odierna tre motopescherecci, che pescavano in zona vietata.
I pescherecci, appartenente alla marineria di Anzio sono stati  fermati a breve distanza dalla costa, mentre a lento moto, procedevano lungo il litorale, dopo aver calato in mare una rete a strascico in presenza di un fondale inferiore a trenta  metri.
Il comportamento posto in essere dai pescatori, in violazione alle vigenti normative, rischiava di arrecare significativi danni alla flora ed alla fauna marittima costiera, che caratterizzano l’ambiente marino in prossimità della terraferma.
I militari operanti hanno provveduto al sequestro delle reti utilizzate per l’illecita attività, contestando ai comandanti dei tre pescherecci la violazione delle disposizioni legislative, in materia di pesca, che prevedono una sanzione da due a dodicimila euro, il sequestro dell’attrezzatura utilizzata e del pescato.Nei confronti  dei comandanti dei motopescherecci, l’autorità marittima, a seguito della segnalazione dell’infrazione da parte dell’organo di polizia procedente, annoterà l’avvenuta infrazione nella licenza di pesca ed in caso di reiterate infrazioni della specie potrà procedere alla sospensione dell’autorizzazione. Con il recente sequestro le fiamme gialle hanno portato a termine una qualificata attività di contrasto nei confronti degli operatori economici che con il proprio comportamento non corretto, danneggiano il sempre più sensibile ambiente marino, conseguendo, nel contempo, illeciti proventi derivanti dalla cattura di prodotto ittico in zona vietata alle attività di pesca.