Maggioranza, la crisi può attendere

29 aprile 2012 | 01:36
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Maggioranza, la crisi può attendere

Il sindaco Forte: “Continuità all’azione di governo per dare risposte concrete alla città”

Il Faro on line – Chi si attendeva una crisi di numeri nella maggioranza è andato deluso. La seduta consiliare presieduta dal vice presidente del consiglio Fulvio Perrone  si è regolarmente svolta ed ha approvato – dopo aver rinviato il punto sull’elezione del nuovo presidente dell’assise –  tutta una serie di argomenti posti all’ordine del giorno. Presenti 17 consiglieri di maggioranza con la sola assenza giustificata di Nicola Limongi. L’opposizione di sinistra – unitamente ai consiglieri del gruppo degli autonomi – dopo aver cercato di impedire lo svolgimento del consiglio, adducendo a pretesto motivazioni normative e procedurali,  ha preferito abbandonare l’aula in segno di protesta. Un gesto plateale – lo definisce il sindaco Forte – che penalizza la dialettica ed il confronto democratico fra le parti. Sulle cose bisogna ragionare anziché scontrarsi. Bloccare la macchina amministrativa e tenere in un impasse istituzionale  il sindaco e la sua giunta significa colpire soprattutto i bisogni e le aspettative della città.A riguardo il segretario generale avv. Tafuri ha ben chiarito la posizione e l’operato del vice presidente in carica e quindi la efficacia e la validità degli atti deliberativi assunti.

Del resto questa procedura era stata già adottata nella precedente amministrazione di centrosinistra. In quella occasione – dal 31 maggio al 25 luglio 2006 – il vice presidente Erminia Cicione ha regolarmente convocato e presieduto una serie di consigli comunali che portarono dopo circa due mesi all’elezione del nuovo presidente nella persona del consigliere Nicola Limongi. Ad avvalorare l’operato della Cicione risulta agli atti una lettera di chiarimento della stessa  inviata in data 26 giugno 2006 al Prefetto di Latina dott. Alfonso Pironti. L’iter seguito da questa maggioranza – precisa il sindaco –  è lo stesso percorso intrapreso dalla sinistra, in linea con la legge e con lo statuto del Comune di Formia che all’art.42 comma 4 assegna i compiti di presidenza del consiglio al vice presidente. Il rinvio del punto – come ha sostenuto in aula il consigliere Giuseppe Simeone – rientra nelle prerogative e discrezionalità di una maggioranza. Ciò non significa invalidare e sciogliere una seduta consiliare con il fine di paralizzare l’intera attività di un’amministrazione.

Il governo di una città – continua il sindaco Forte – non può impantanarsi sui cavilli dell’opposizione ma deve dare risposte concrete al territorio in termine di azione amministrativa. Noi stiamo portando avanti opere, servizi e progetti finanziati per milioni di euro a partire dai lavori di riqualificazione del piazzale antistante la stazione, l’appalto per realizzare la nuova piazza sul parcheggio delle Poste, gli interventi di riqualificazione sulle strutture dell’ex Di Donato e Seven Up, la costituzione del GAC – gruppo di azione costiera della Provincia di Latina, la diffusione nei quartieri periferici della raccolta differenziata, il recupero ed arredo urbano dei centri storici,  le opere portuali e del water-front, i PLUS per progetti di valorizzazione  e promozione per lo sviluppo e l’offerta turistica, il completamento del 2° stralcio della Pineta di Vindicio, il recupero dei criptoportici di Piazza della Vittoria e Via Sarinola, la riqualificazione dell’area esterna della scuola di Castellone con riferimento e valorizzazione alla parte archeologica del Borsale, la realizzazione del nuovo asilo comunale a via Cassio, il nodo di scambio polifunzionale nell’area portuale del Molo Vespucci, l’adeguamento e messa in sicurezza delle strutture portuali per ormeggio delle navi da crociera, la sistemazione del porticciolo Caposele. A giorni sarà fruibile la nuova piazza di Largo Paone, un’opera che consentirà all’intero quartiere di Mola di avere una sua vivibilità, accoglienza ed identità. Questo il quadro di interventi su cui stiamo lavorando per dare un forte segnale di cambiamento, di innovazione e di  crescita all’intero territorio. In gioco ci sono una serie di progetti finanziati su cui questa amministrazione sta investendo per ottimizzare vivibilità e sviluppo.

L’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione è servito a fare chiarezza sui numeri di una maggioranza rappresentata oggi dai consiglieri che sono rimasti in aula a votare.  Il dibattito interno al Pdl sull’indicazione del presidente del consiglio rientra in un processo di ordinaria dialettica che caratterizza la vita dei partiti. E’ quel partito che deve indicare il nominativo su cui votare per la presidenza del consiglio comunale. La maggioranza  consiliare – conclude il sindaco – oggi può contare su 18 consiglieri ed è in grado di portare a termine la consiliatura, ciò non significa chiudere le porte alle istanze, ai suggerimenti ed alle proposte provenienti da altre forze politiche. Il mio è un segnale di apertura a lavorare insieme sulle principali tematiche amministrative  per il bene e l’interesse collettivo della città”.