Civitavecchia, prosegue il progetto Secoa

19 maggio 2012 | 00:50
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Civitavecchia, prosegue il progetto Secoa

Nella giornata di mercoledì si è svolto presso i plessi Cialdi, Collodi e Don Milani, un incontro tra gli alunni e il professor Montanari

Il Faro on line – Civitavecchia è molto interessata all’ambiente ed anche l’Unione Europea ha finanziato il progetto di ricerca sulle soluzioni ai contrasti ambientali nelle aree costiere, Secoa (www.projectsecoa.eu). Il professor Armando Montanari ha presentato alla Commissione europea e dopo un lungo esame il progetto, essendo risultato il migliore in assoluto, è stato finanziato. 
Il gruppo di ricerca vede impegnata la Università La Sapienza per l’Italia ed inoltre gruppi di ricerca operanti nelle università del Belgio, Portogallo, Regno Unito, Israele, Svezia, India e Vietnam. Per ognuno di questi paesi sono state studiate alcune città rappresentative degli effetti dei cambiamenti climatici ambientali (tra questi proprio Civitavecchia), dei flussi turistici e migratori nelle città costiere e dei relativi conflitti che sorgono nella società per limitare i danni ed individuare possibili soluzioni.

“Civitavecchia è un esempio di città costiera in cui l’inquinamento atmosferico prodotto dalle centrali termoelettriche, dalle navi da crociera, dai traghetti e dal traffico automobilistico creano situazioni di contrasto nell’ambito della ottimizzazione delle possibilità di sviluppo offerte dall’approdo di un così elevato numero di crocieristi. Per questo Civitavecchia fa parte del progetto Secoa, i suoi rappresentanti (Ass.re L. Roscioni e Dott. R. Benedetti) partecipano alle riunioni scientifiche e contribuiscono alla discussione per individuare possibili soluzioni. La Sapienza ha già organizzato qualche mese fa una riunione nella sede dell’Autorità portuale per incontrare i rappresentanti delle principali rappresentanze ed alcune associazioni di cittadini”.  

Nella giornata di mercoledì si è svolto presso i plessi Cialdi, Collodi e Don Milani un incontro tra gli alunni e il professor Montanari nel quale i piccoli hanno proposto soluzioni per limitare i contrasti ambientali che avvengono nelle aree costiere soprattutto per quello che riguarda il riscaldamento globale. Il progetto finirà nel 2013 e queste scolaresche, consce della loro mission ambientale, dovranno costituire la base di ricerca e proposte che, opportunamente elaborate a livello scientifico, porteranno alla risoluzione di numerose problematiche attualmente in fase di studio.