Balneazione del mare di Terracina, sinergia vincente

22 maggio 2012 | 18:03
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Balneazione del mare di Terracina, sinergia vincente

Cetrone: “L’Arpa ratifica l’eccellente balneabilità, frutto di una collaborazione tra Regione Lazio, Ato4 e Acqualatina”

Il Faro on line – I dati resi noti dalla Regione Lazio “Area conservazione qualità ambiente”, dietro accurate analisi svolte da Arpa Lazio, rappresentano un ottimo viatico e confermano, di fatto, il grande lavoro che anche a Terracina si sta compiendo per rendere sempre più balneabile il suo sempre straordinario mare.I dati che giungono quest’anno parlano chiaro: a differenza del passato vi sono soltanto due criticità per la balneazione, peraltro ridotte di centinaia di metri, la prima si trova a ridosso delle acque antistanti al porto e più precisamente vicino il depuratore di via delle Cave, l’altra alla foce del fiume Portatore.Su tutti gli altri tratti di mare le acque di balneazione hanno subito uno straordinario passo in avanti, tanto che le analisi dell’Arpa le definiscono eccellenti.

Se l’amministrazione comunale di Terracina ha iniziato con sollecitudine un percorso virtuoso per raggiungere prima possibile la prestigiosa Bandiera Blu, non possiamo non sottolineare il notevole lavoro svolto in questi anni  dall’Ato4 del presidente Armando Cusani, il quale fin dal suo insediamento nella carica ha inserito nel programma il completo restyling di tutti i depuratori esistenti (all’epoca pochi e anche mal funzionanti) e la costruzione di nuovi con tecnologie avanzate.

Tutela ambientale e protezione delle acque costiere dedicate alla balneazione per incrementare e difendere i servizi turistici che a Terracina e in Provincia di Latina rappresentano l’industria dominante. L’economia del territorio dell’Ato4, infatti, è basata in maniera prevalente sull’attività turistica su tutti i suoi 184 chilometri di costa che rappresenta più del 50% delle coste laziali (il 55% del P.I.L. della Provincia di Latina è costituito per circa il 55% dalle entrate dei servizi turistici).L’ottimizzazione della depurazione delle acque del territorio terracinese non è ancora terminata perché mancano dettagli importanti per chiudere in bellezza l’intero ciclo, e per questo che si rappresenta il bisogno di continuare a lavorare in sinergia con Regione Lazio, Ato4, Acqualatina e Consorzio di Bonifica.Perché tra gli altri lavori da fare c’è da perfezionare la deviazione del flusso fognario, convogliato ancora in parte all’impianto di depurazione di via delle Cave, programmato invece  interamente all’impianto di Borgo Hermada.

I lavori fino ad oggi eseguiti hanno permesso di deviare verso il nuovo depuratore i flussi di via delle Arene, via Bachelet, Canale Mortacino, Calcatore, La Neve – Stazione, via Badino, via Arene e  piazza Orfanotrofio, una variazione che corrisponde a circa 15/20 mila abitanti.Un’attività in ogni modo preziosa che alleggerisce il carico sul vecchio depuratore di via delle Cave, che con il completamento della deviazione delle utenze rimaste permetterebbe la sua dismissione.Per questi motivi serve trovare urgentemente le risorse economiche per una non più rinviabile operazione ambientale; come c’è da risolvere i problemi legati alla costruzione della condotta fognaria che da San Felice Circeo si colleghi al depuratore di Borgo Hermada, capace quest’ultimo di aumentare la sua ricettività ancora di 50 mila abitanti equivalenti.

Sono convinta che per avere la balneazione perfetta delle acque del mare ci sia bisogno di ragionare per ambiti territoriali allargati. Non è possibile pensare di risolvere i problemi di depurazione di Terracina, ad esempio, se poi la vicina San Felice alle prime piogge il suo impianto sversa in mare il “troppo pieno”. Sento, infine, di ringraziare l’assessore Marco Mattei per la sensibilità che ha dimostrato fin dal suo insediamento per le problematiche ambientali della città di Terracina e più in senso lato dell’intera Provincia di Latina.