Inquinamento, moria di pesci nel Canale dei Pescatori

Il Faro on line – Grave disastro ambientale al Canale dei Pescatori di Ostia dove si è verificata una morìa di pesci. Saraghi, cefali e spigole hanno cominciato ad affiorare sulla superficie dell’acqua fin da mercoledì sera. Ieri mattina c’era un enorme tappeto bianco di pesci privi di vita. “Quintali di pesce pregiato che sarebbe stato pronto per il consumo sulle nostre tavole a settembre”, afferma Franco D’Arienzo, presidente della cooperativa pesca San Nicola. Tra i pesci, infatti, spigolette di due, tre etti, ossia nate da poco. Prodotti che avrebbero dovuti essere pescati a tempo debito. 

Le cause? “Sono gli insetticidi che spruzzano nei campi”, spiega Franco D’Arienzo: “poi, c’è stata la pioggia degli ultimi giorni che ha fatto il resto. Ogni anno accade la stessa cosa! In più, a peggiorare la situazione l’insabbiamento del canale: la draga, che è rotta, l’abbiamo tirata in secca ed aspettiamo il tecnico da Brescia per la riparazione”, prosegue. E aggiunge: “Qui al Borghetto abbiamo 2510 imbarcazioni di 8 metri che hanno necessità di uscire: ma le istituzioni ci trascurano così. In Regione dovrebbero intervenire in maniera adeguata”.

Sul posto, la Capitaneria di porto di Roma che ha prelevato un campione d’acqua per farlo analizzare. Nel frattempo, la corrente ha trascinato in mare aperto tutta questa enorme quantità di pesci morti. “C’è anche il rischio che finiscano con l’essere pescati insieme a quelli vivi: in questo caso sarebbe un grave danno per tutti”, osserva ancora l’operatore ittico. Resta alta l’allerta inquinamento. Come non ricordare che l’8 maggio scorso una “marea nera” bituminosa invase le spiagge da ponente per quasi due chilometri? Si è ancora in attesa dell’esito delle analisi dell’Arpa.
Maria Grazia Stella