Abusivismo, Capitaneria in azione negli stabilimenti 

10 luglio 2012 | 00:53
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Abusivismo, Capitaneria in azione negli stabilimenti 

Presentato il bilancio delle prime 3 settimane dell’Operazione Mare Sicuro 2012

Il Faro on line – E’ dal 18 giugno scorso che gli uomini della Guardia Costiera di Civitavecchia, sotto la guida del Comandante Pietro Vella, sono fortemente impegnati nell’attività di controllo e sorveglianza lungo gli 83 km di costa compresa tra Montalto e Ladispoli, per tutelare l’utenza balneare e diportistica, la cui presenza aumenta di giorno in giorno.

Un’attività tout court, quella della Guardia Costiera, che spazia in tanti settori: dai controlli sul demanio marittimo ed alle strutture balneari (689 sono i controlli agli stabilimenti ed alle concessioni e 6 sono state le notizie di reato per abusiva occupazione demaniale), a quelli effettuati sull’ambiente, alle unità navali ed in materia di pesca.

Per l’espletamento di questo primo ciclo di verifiche sono stati percorsi circa 1000 km dalle pattuglie a terra, mentre le unità navali sono state impegnate complessivamente per 80 ore di moto, pattugliando un’area estesa 653 miglia nautiche (la stessa distanza che intercorre tra Civitavecchia e Barcellona) ed intervenendo in diverse richieste di assistenza. 669 sono stati i controlli effettuati in materia ambientale (con 6 contestazioni amministrative) che hanno interessato i depuratori, gli impianti di sollevamento, il campionamento ed il monitoraggio delle acque di balneazione in sinergia con l’Agenzia Arpa, un progetto congiunto con il Laboratorio di Oceanologia sperimentale dell’Università della Tuscia per la caratterizzazione microbiologica del litorale e, Last but not Least, la vigilanza costante e attenta sulle emissioni di fumi originate dalle navi scalanti il porto di Civitavecchia (con 5 comunicazioni alla Procura della Repubblica negli ultimi 2 mesi), per il cui controllo è necessario anche il campionamento dei combustibili presenti a bordo per verificare il rispetto dei parametri europei relativi al basso tenore di zolfo.

Accertamenti diuturni e costanti anche in mare ed in particolare su tutto il traffico navale: controlli sul diporto, sul naviglio da pesca e sulle navi di linea e da crociera per un totale di 1206, di cui 259 specifici sul diporto. Vigilanza concreta in termini di prevenzione, ma anche di repressione, sono 52 infatti le violazioni accertate, di cui una percentuale considerevole riferita al mancato rispetto dei limiti di velocità previsti dall’Ordinanza di sicurezza balneare. A tal riguardo si ricorda che la fascia 200m dalla costa è riservata ai bagnanti, ma soprattutto navigare nel rispetto di tutte le norme di sicurezza evita di incorrere in pesanti sanzioni, o perfino essere la causa di eventi che potrebbero assumere contorni tragici e comportare danni esiziali. 

Tra i vari accertamenti da segnalare l’intervento effettuato all’alba del 9 luglio, che ha portato al sequestro della rete di un Motopesca in attività a strascico sottocosta, a protezione non solo dello sforzo di pesca ma soprattutto della flora e della fauna marina, in una zona, quella a basso fondale, considerata di naturale ripopolamento delle specie. 

Il mare è patrimonio e bene di tutti, preservarlo e tutelarlo è un dovere ineludibile per ognuno, agire prima è sempre meglio che chiedere scusa, “safe better than sorry”.